Benetton è un’azienda tessile che venne fondata nel 1965 a Ponzano Veneto, nella provincia di Treviso. Si è sempre occupata della produzione di abbigliamento ed ha avuto esperienze nello sport, ma ora è in crisi.
Era il 1965 quando in Italia nacque uno dei più grandi imperi nel campo dell’abbigliamento, grazie all’idea di alcuni fratelli originari del Veneto. Parliamo del marchio Benetton, fondata da Luciano, Gilberto, Giuliana e Carlo, nato come una piccola azienda e diventato poi un colosso a livello mondiale nel proprio campo. A questo brand sono legati altri marchi come Undercolors, Sisley ed altri ancora, ma oggi le cose non vanno a gonfie vele.

Luciano Benetton aveva capito che lo sport poteva essere un gran mezzo di diffusione per il proprio marchio, e fu negli anni Ottanta, quando l’azienda era già cresciuta notevolmente a livello mondiale, che decise di fare il gran passo. Entrò in F1 a partire dal 1986, per poi restare nel Circus sino al 2001, togliendosi grandi soddisfazioni. Oltre al motorsport, il colosso dell’abbigliamento si occupò di sponsorizzare anche altre realtà, come il rugby ed il basket nella città di Treviso, vincendo campionati e titoli a valanga. Ora però la situazione è ben diversa.
Benetton, dai titoli in F1 alla grave crisi di oggi
La Benetton entrò in F1 nel 1986 dopo aver acquistato la Toleman, ed incredibilmente, al primo anno nel Circus colse il primo successo con Gerhard Berger, che si impose al Gran Premio del Messico sulla monoposto anglo-italiana motorizzata BMW. Come ricorderete, la Benetton ha vinto due titoli piloti con Michael Schumacher nel biennio 1994-1995, sotto la guida di Flavio Briatore, e nel 1995 portò a casa anche il titolo costruttori, prima che il Kaiser di Kerpen passasse alla Ferrari per risollevare un team in crisi da troppo tempo. Ed a giudicare dai risultati, fu la mossa più giusta che potesse fare.

La squadra di Briatore lasciò la F1 nel 2001, venendo ceduta alla Renault, e negli anni seguenti, la Benetton decise di abbandonare la sponsorizzazione in tutti i campi in cui era coinvolta. Al giorno d’oggi, l’azienda di Ponzano Veneto è in grave crisi ed ha chiuso centinaia di negozi in tutto il mondo, ed è previsto lo stop a ben 400 attività nel corso del 2025. Il marchio sta provando ad adattarsi ai cambiamenti di mercato adottando maggiormente l’e-commerce, ma è chiaro che le difficoltà siano enormi ed uscirne non sarà per niente facile, neanche per un colosso di questo livello.