Non è ancora chiaro cosa avverrà nel futuro del mondo delle quattro ruote, con l’elettrico che zoppica ed i clienti che amano i motori termici. Andiamo a scoprire quale sarà il futuro del diesel e cosa succederà.
C’era un tempo, neanche troppo lontano a dire la verità, in cui il motore diesel sembrava deputato a dominare il futuro del mercato dell’auto, e ci riferiamo soprattutto agli anni Duemila. All’epoca, il gasolio stupì il mondo per la sua efficienza e la capacità di tagliare la spesa sui consumi, facendo leva su un prezzo di mercato più basso, ma anche sulla maggiore autonomia che era in grado di offrire rispetto alla benzina.

Le cose sono poi cambiate nell’autunno del 2015, quando scoppiò l’ormai celebre dieselgate che vide protagonista il gruppo Volkswagen. Lo scandalo delle emissioni truccate avviò una vera e propria caccia alle streghe contro il diesel, che nel giro di pochi anni è finito ai margini negli investimenti dei costruttori. Il motore a gasolio ha un futuro che appare essere scritto, e per molti è destinato a scomparire, anche alla luce delle vigenti normative. Andiamo a scoprire cosa accadrà nei prossimi anni ad una tecnologia che appare in rapido declino.
Diesel, le speranze di salvezza sembrano essere poche
Stando alle vigenti leggi europee, i motori diesel non potranno più essere venduti e prodotti a partire dal 2035, data dalla quale tutti i motori termici non saranno più consentiti. Tuttavia, a causa dello scarso numero di auto elettriche vendute, l’Unione Europea sta lavorando ad una revisione di quanto deciso quasi tre anni fa, ed è probabile che possa aprire ai biocarburanti ed agli e-fuel. Si parla soprattutto di benzina quando si fa riferimento a questa tipologia di combustibili, ma c’è anche chi spera che il bio-diesel possa prendere piede, così da garantire un futuro anche al gasolio.

In termini di efficienza e di affidabilità, le auto a gasolio risultano essere ancora imbattibili, ma va detto che le loro vendite sono notevolmente diminuite negli ultimi anni. Il diesel è stato quasi raggiunto dal GPL nei dati di immatricolazioni in Italia, anche per via dei tanti divieti imposti, nel corso di questi ultimi anni, contro tale tecnologia. Come se non bastasse, dal 2026 verrà inasprita l’accisa sul gasolio, che arriverà presto a costare quanto, se non più, della benzina in Italia entro il 2030. La Toyota, il marchio che produce e vende più auto a livello globale, crede che le vetture alimentate a gasolio spariranno entro dieci anni, e che saranno rimpiazzate dall’idrogeno. Vedremo se tale scenario si concretizzerà o meno.





