Vi sono pochi marchi di moto al mondo che hanno l’appeal della Triumph. Scopriamo come ha avuto origine il nome del costruttore.
La passione la si vive anche conoscendo la storia del marchi. In un braccio di ferro di stile e filosofia Triumph ed Harley Davidson vestono i panni delle due più celebri motociclette che hanno dato vita, generazione dopo generazione, ad un movimento di biker che nell’immaginario collettivo sono stati simbolo di ribellione sociale e libertà.

La cinematografia americana ha dato un grande contributo a fortificare il mito su due ruote: Triumph grazie a pellicole di successo come “Il Selvaggio”, interpretato da Marlon Brando, ha scritto un libro di storia del motociclismo fatto di successi e fallimenti. Ma scopriamo insieme l’origine della storia. Sul finire del 1800 l’uomo d’affari tedesco, conosciuto sotto il nome di Siegfried Bettmann, lasciò Norimberga per Coventry, dove fu colpito dalla passione per la bicicletta. A quel punto decise di entrare in quel settore, in piena epoca vittoriana, comprando e vendendo biciclette sotto il marchio Triumph. La prima motocicletta, la N.1 verrà motorizzata Minerva, una bicicletta con il telaio rinforzato e un piccolo motore da 2,25 cv appeso al tubo obliquo. L’affidabilità e la semplicità la rese celebre al punto di essere scelta dal Governo Britannico, durante la Grande Guerra, per motorizzare i soldati. Gli anni ‘50 furono d’oro anche per le motociclette, indimenticabile la Thunderbird 650 cc che superò la velocità di 193 miglia orarie sul leggendario lago salato di Bonneville.
Origine nome Triumph
E’ del 1959 a T120 Bonneville 650 che prende il nome dal suddetto lago dove Triumph ha superato numerosi record di velocità. Gli anni ‘60 furono un periodo meraviglioso anche per il motociclismo, e Triumph si era ritagliata uno spazio importante in Europa dominando la scena e conquistando anche gli Stati Uniti. Una crescita esponenziale fino agli anni ’70.

Il boom delle moto giapponesi e l’avvento di una concorrenza come la Honda rallentò il mercato fino ad un declino di Triumph. Nel 1983 lo stabilimento di Meridien chiuse i battenti, la fine di un mito sembrava vicina quando un imprenditore immobiliare John Bloor acquistò il marchio. Una nuova epoca e una nuova fortuna stava toccando lo storico marchio inglese con la messa in strada di nuovi modelli a tre cilindri. Negli anni ’90 arrivarono la Trident 750 e 900, a tre cilindri, la Trophy 900, a tre cilindri, e 1200, quattro cilindri, la sportiva Daytona 900, a tre cilindri, e 1000, quattro cilindri. La Speed Triple con quei due occhi da matta, della prima serie, poi ha riportato il marchio inglese sul podio dei vincitori, a riprova che il mito divenuto leggenda necessitava solo di nuove idee per tornare a splendere e a ruggire sulle strade di tutto il mondo. Un vero trionfo, come il nome.