La mobilità si sta rivoluzionando sempre di più e ora nuove auto sono coinvolte.
Non sono anni facili per coloro che hanno modo di usufruire della mobilità privata, con le vetture odierne che sono sempre più ostracizzate. Sono diversi i casi che hanno messo in crisi gli utenti, partendo per esempio dal fatto come ormai molti Comuni abbiano perso del tutto il senso delle ZTL.
Il loro utilizzo in principio doveva essere legato unicamente alla necessità di salvaguardare il centro storico e tutte quelle zone dove le strade erano strette e prettamente adibite a pedoni. Oggi invece sono interi quartieri che sono bloccati, comportando solo grandi spese, in quanto vi si può entrare pagando un ticket.
Le ZTL stanno prendendo sempre di più il sopravvento e lo si vede soprattutto nel momento in cui si guarda ciò che sta accadendo da tempo a Milano. Il Comune lombardo infatti ha messo in difficoltà da tempo di suoi cittadini con auto private e ora dall’1 ottobre si darà vita all’ennesimo blocco decisamente poco gradito.
Ancora una volta è giunto il momento di fare i conti con le limitazioni che giungono dal Comune di Milano per quanto riguarda l’ingresso in Area B e Area C. Infatti dall’1 ottobre non sarà possibile transitare con veicoli Euro 3 a benzina, stesso discorso anche per gli autobus M2, M3 a benzina di classe Euro 3.
Questo non significa però che non sarà possibile entrare in queste aree con i veicoli indicati, ma lo si potrà fare pagando. La Regione Lombardia è una di quelle che ha dato vita al piano MoVe-In, dove si ha la possibilità di entrare in Area B con queste vetture per un massimo di 1500 km all’anno.
Attenzione però, perché questo MoVe-In, come sottolinea il Comune di Milano, non conteggia gli orari notturni e i festivi nei quali l’ingresso è consentito, estendendosi così 24 ore al giorno e sette giorni su sette. In pratica, chi vorrà utilizzare ancora la sua auto benzina Euro3, non avendo nella maggior parte dei casi possibilità di cambiare vettura, si troverà costretto a pagare questo servizi di fatto anche quando è gratuito. Senza MoVe-In è prevista una deroga di 50 ingressi all’anno per i residenti a Milano e 25 per chi invece abita in altri Comuni.