C’è chi crede che il diesel sia condannato ad una completa sparizione, ma la Mazda ha appena lanciato due nuovi SUV che sembrano dimostrare il contrario. Scopriamo i segreti del nuovo carburante.
Sono in arrivo diversi tentativi ai fini del salvataggio del motore diesel, una tecnologia che ha scritto pagine di storia del settore automotive, e che in molti considerano avviata sul viale del tramonto. La Mazda risponde con i SUV CX-60 e CX-80 alimentati a biodiesel, una novità che sarà in vigore sulle versioni 2026, in arrivo in concessionaria durante la prossima primavera.

Non sono previste grandi rivoluzioni sul fronte estetico, mentre gli allestimenti ed i motori andranno ad introdurre degli aggiornamenti. Piccole novità sul frontale, con una griglia ridisegnata e gruppi ottici anteriori e posteriori rivisti con forma ad L. Arrivano anche nuovi colori per la carrozzeria, che sui due SUV di casa Mazda salgono a quota nove, introducendo il nuovo Polymetal Grey. Spazio anche per cerchi in lega da 20″. Andiamo a scoprire quali sono le caratteristiche dei motori, che aprono la porta ad un nuovo percorso di sviluppo, in grado di salvare il gasolio.
Mazda, ecco i due SUV CX-60 e CX-80 alimentati a biodiesel
A partire dalla primavera del 2026, la Mazda metterà a disposizione i due nuovi SUV CX-60 e CX-80. Nello specifico, saranno alimentati dal biodiesel HVO 100, vale a dire l’Hydrotreated Vegetable Oil. si tratta di un olio vegetale idrotrattato, che verrà utilizzato come combustibile, ma in alternativa alle fonti fossili. Dunque, i livelli di inquinamento e di emissioni di CO2 saranno modelli molto più attenti all’ambiente. Il motore che potrà sfruttare questa novità sarà il 6 cilindri in linea di 3,3 litri e-Skyactiv D sulla CX-60, con presenza del sistema Mild Hybrid a 48 Volt e potenze di 200 e 254 cavalli, con cambio automatico ad 8 rapporti.

La CX-80, di dimensioni superiori, monterà un motore e-Skyactiv D di 3,3 litri da 254 cavalli di potenza massima, anch’esso con tecnologia Mild Hybrid, compatibile con l’HVO 100 e 550 Nm di picco di coppia. Dunque, la Mazda continua a sviluppare soluzioni utili per prolungare la vita dei motori diesel, ed anche altri marchi stanno facendo altrettanto, dimostrando di credere nelle fonti alternative e sostenibili.





