Dalla pista alla strada: l’Aprilia presenta un nuovo bolide anti-Ducati

Si chiama Aprilia RSV4 X-GP ed è la più estrema moto stradale della storia della Casa di Noale. Direttamente dalla pista arrivano in strada tecnologie testate da Bezzecchi e Martin in MotoGP.

Tu vuoi fare l’italiano? Allora l’Aprilia RSV4-GP presentata al Gran Premio di Catalunya è la moto che fa al tuo caso, a patto di avere una bella cifra da spendere ed un buon manico. Una motocicletta che sarà prodotta in soli 30 esemplari, l’ultimo modello della speciale gamma X che rappresenta l’eccellenza di Aprilia in termini di tecnologia e innovazione.

Dalla MotoGP un bolide per pochi
L’Aprilia RSV4 X scende in strada (media press) Allaguida.it

Chi ha vissuto gli anni ’90 e li ha attraversati sia da motocilista che da appassionato del marchio italiano sa che la Casa di Noale fa rima con racing, creando prodotti di eccellenza nati per fare la differenza in mani esperte. Aprilia come Ducati brillano di quella storia tutta italiana, fatta di saliscendi ma anche di tornanti e in MotoGP dettano ancora legge. In sella ad una Aprilia, ad una special edition si respira tutta la tradizione, l’innovazione, l’impegno della Casa di Noale che non delude ma sorprende. Prima dell’acquisto è bene sapere che una moto come questa crea dipendenza, allora meglio conoscerla prima seduti comodamente in poltrona dove la teoria è pura informazione.

Dalla MotoGP un bolide per pochi

L’Aprilia RSV4 X-GP ha un motore quattro cilindri a V di 65 gradi, dalla cilindrata di 1099 cc, con specifiche racing SBK. L’unità è stata messa a punto dal Reparto Corse di Aprilia Racing ed ora esprime una potenza massima di 238 CV a 13.750 giri/min (con massimo regime a 14.100 giri/min) e una coppia massima di 131 Nm a 11.750 giri/min. L’impianto di scarico realizzato da SC Project, in titanio replica MotoGP a doppio tubo, con compensatore e della frizione a secco STM. La centralina che gestisce tutti i controlli elettronici attivi è la APX di Aprilia Racing.

La moto ha un telaio doppio trave in alluminio abbinato a sospensioni meccaniche Öhlins con setup dedicato, tra le quali spicca la forcella pressurizzata. L’impianto frenante della Brembo prevede all’avantreno una pompa radiale 19×16, abbinata a pinze ricavate monoblocco GP4 MS con pastiglie Z04 e dischi freno DP 330 “T Drive” da 5,5 mm, mentre il freno posteriore può contare su di una pinza con nichelatura superficiale. Due bei gommoni (anteriore SC-1 con misura 125/70 e posteriore SC-X con misura 200/65) montati su cerchi Marchesini assicurano una guida da vera super sportiva. E’ una moto da gara, pensata per la pista, il fortunato acquirente dovrà sborsare 90.000 euro più IVA.

Gestione cookie