In un mercato dell’auto che sta già zoppicando, i costruttori devono far attenzione anche ai cyberattacchi. L’ultima notizia è clamorosa e riguarda uno dei marchi più famosi nel mondo delle quattro ruote.
Viviamo in un mondo in cui c’è il costante rischio di subire una truffa o un attacco informatico, a causa della tanta tecnologia e della grande quantità di dati personali che affidiamo alla rete. Per questo motivo, occorre fare la massima attenzione in certe circostanze, perché si può sempre incappare in brutte sorprese. A settembre, il gruppo Jaguar Land Rover ha subito un attacco hacker, che ha addirittura portato allo stop alla produzione in tutto il mondo.

La produzione sta ora ripartendo gradualmente, ma l’attacco ha causato centinaia di milioni di euro andati completamente in fumo. Nel frattempo, la divisione Renault UK ha lanciato un allarme relativo ad un altro attacco hacker, che ha colpito un fornitore esterno della casa della Losanga. Andiamo a scoprire, nel dettaglio, cosa è accaduto, e come si sta evolvendo una situazione tutta da monitorare.
Renault, cyberattacco ufficializzato dalla divisione inglese
C’è un nuovo attacco informatico che scuote il mondo delle quattro ruote. Un fornitore terzo del gruppo Renault ha subito un cyberattacco, che ha esposto i dati personali dei clienti della casa della Losanga e della Dacia nel Regno Unito, che sono stati trafugati mediante l’utilizzo di un database esterno. Qui però non si è trattato di un blocco produttivo, come invece era capitato al gruppo Jaguar Land Rover, ma c’è comunque un insegnamento da portare a casa. A livello informatico, c’è tanto da lavorare nel mondo delle industrie e dell’automotive, perché non ci si può permettere di rischiare che i dati dei clienti vadano perduti.

Secondo quanto reso noto da Renault UK in queste ore, i malintenzionati sono entrati in un archivio che contiene dati come i nomi ed i cognomi, gli indirizzi postali e le e-mail, i numeri di telefono, i codici di telaio e le targhe delle auto. Pare che non ci siano però furti relativamente ai dati finanziari, cosa che può essere letto in senso del tutto positivo. Tuttavia, c’è il rischio che con i dati che sono stati rubati possano comunque essere ordite delle truffe, e Renault e Dacia stanno ora comunicando ai clienti quanto accaduto. Tuttavia, i sistemi interni non sono stati violati, ma c’è comunque bisogno di far attenzione in quella che è una situazione ancora in fase di evoluzione.