Domenica ecologica Roma, stop alle auto il 9 febbraio: orari, fasce e quali vetture possono circolare

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[didascalia fornitore=”Shutterstock”]Foto Shutterstock | di Edinburghcitymom[/didascalia]

Torna la domenica ecologica a Roma: il 9 febbraio, infatti, il Comune ha deciso di limitare il traffico auto all’interno della Capitale istituendo così la seconda giornata del 2020 dedicata alla salvaguardia ambientale. Una domenica senza auto, quindi, quella che si appresta a vivere la Città Eterna che vedrà rimanere in garage la maggior parte delle vetture: ecco nel dettaglio quali sono le fasce orarie nelle quali sarà vietato circolare, la fasce interessate, i tipi di veicolo e le sanzioni previste per chi deciderà di mettersi lo stesso al volante.

Domenica ecologica Roma, orari e quali auto possono circolare

Domenica 9 febbraio, quindi, a Roma sarà impossibile spostarsi in auto a causa della decisione, da parte del Comune, di dare il via alla giornata ecologica per ridurre le emissioni di sostanze nocive dai gas di scarico delle auto. A doversi fermare saranno la maggior parte delle auto, ma con delle eccezioni: non saranno sottoposte a blocco della circolazione, infatti, tutte le auto benzina Euro 6, le auto ibride ed elettriche e quelle alimentate con GPL o metano, oltre ovviamente ai servizi di car sharing e car pooling. Tutte le altre, comprese le diesel Euro 6, dovranno invece restare ferme. Stabilite, inoltre, le fasce orarie della domenica ecologica a Roma: il divieto di circolazione sarà attivo dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30.

Le multe previste per chi non rispetta il divieto

La domenica ecologica che scatterà il 9 febbraio non sarà la prima né tantomeno l’ultima del 2020 con il limite alla circolazione nella fascia verde che vale anche per quei veicoli che sono forniti di permesso di accesso nelle Zone a Traffico Limitato della città. Chiunque si trovi ad utilizzare una vettura impossibilitata a circolare sarà soggetto a una multa: a stabilirlo è il Codice della Strada con l’articolo 13 bis che in questi casi prevede una sanzione amministrativa che va da un minimo di 163 euro a un massimo di 658 euro. Punizione ancora maggiore, invece, per chi è recidivo, ossia viola il blocco del traffico per la seconda volta nei due anni successivi alla prima infrazione; in questo caso, oltre alla multa, si rischia anche la sospensione della patente da 15 a 30 giorni.

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