Donne in auto, più prudenti e meno coinvolte in incidenti rispetto agli uomini

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[didascalia fornitore=”Shutterstock”]Foto Shutterstock | di William Perugini[/didascalia]

“Donne al volante, pericolo costante” è uno degli adagi più famosi – e forse meno veritieri – del mondo automobilistico: a ribadirlo, ancora una volta, è un’indagine effettuata in Belgio dal Vias Institute, e pubblicata dalla rivista francese AutoPlus, che evidenzia come le donne rappresentino un vero e proprio affare per le compagnie assicurative in quanto non solo risultano essere meno coinvolte in incidenti, ma anche per avere meno spesso torto meritando così tariffe agevolate rispetto agli uomini.

Il gentil sesso meno coinvolto in incidenti

Un dato emerso già qualche anno fa da una ricerca del Centro Studi Continental che sottolineava come solo un quarto degli incidenti stradali è causato da donne, mentre i restanti tre quarti sono causati da maschi. Le donne in auto, quindi, risultano essere meno colpite dagli incidenti stradali, a riprova della loro maggiore prudenza al volante, tanto che il 44% ha conseguenze lievi, il 23% viene ferito in maniera grave e il 34% subisce danni gravi. Inoltre la percentuale di vittime di sesso femminile, prendendo in esame le donne guidatrici coinvolte in sinistri stradali, è pari al 37% mentre è pari al 62% quando si parla di passeggere, segno che se c’è un uomo al volante il rischio è maggiore. Una differenza piuttosto marcata tra i giovani (15-19 anni e 20-24 anni) e trenta (30-34 anni e 35-39 anni), dove ci sono 1,4 volte più vittime di sesso maschile rispetto a donne vittime ogni 100.000 abitanti.

Le donne in auto più prudenti rispetto agli uomini

Le donne in auto, quindi, non sono solo meno inclini a causare incidenti, ma anche a violare il Codice della Strada: quasi 2 su 3 conducenti che ricevono una multa dopo aver commesso una infrazione appartengono al sesso maschile, così come 3 su 4 condannati per reati stradali. Tra i motivi della minore sinistrosità da parte delle donne al volante c’è il meno frequente abuso di alcol. La probabilità che sia un uomo a superare il limite è 4 volte maggiore rispetto alle donne e ciò è dovuto anche alla maggiore cautela delle guidatrici nel mettersi al volante in condizioni a rischio. Questa propensione più maschile a guidare sotto l’influenza dell’alcool è confermata anche dalle statistiche sugli incidenti tanto che nelle analisi effettuate dopo un sinistro solo il 5% delle donne che erano al volante avevano superato il limite di legge, mentre per i maschi questa percentuale sale all’11%. Permettere alle donne di mettersi al volante, statistiche alla mano, equivale dunque sempre meno ad scatenare un pericolo costante.

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