Dramma per un colosso delle quattro ruote: produzione bloccata fino a ottobre, può crollare tutto

In una fase già di profondissima crisi il Gruppo JLR deve gestire un ulteriore problema che sta causando perdite milionarie.

Già il mercato attuale è piuttosto complesso, poi se sopraggiungono anche problemi di altra natura diventa impossibile gestire la situazione finanziaria di alcuni brand. I richiami hanno segnato la credibilità del nuovo corso premium di Jaguar e Land Rover. Due major british che erano simbolo di prestigio e solidità oggi sono nel mirino della critica e degli hacker.

Land Rover
Land Rover Jaguar (Ansa) Allaguida.it

Il marchio Land Rover è stato creato per fronteggiare lo strapotere della Jeep. Il marchio americano ha fatto epoca con mezzi pronti alla guerra e a sfide estreme e il competitor britannico non volle essere da meno. Nacquero modelli concepiti per un fuoristrada nudo e crudo. L’evoluzione marchiata Tata ha portato a una gamma ampia e variegata, ma anche piuttosto costosa. L’asticella si è alzata sin troppo, a tal punto che non c’è più in gamma una vettura sotto i 55.000 euro.

La direzione intrapresa da Jaguar è stata fallimentare. Il DNA storico è stato stravolto per seguire il trend dei SUV. I puristi non hanno apprezzato e, dopo un hype iniziale, c’è stato un tracollo delle vendite. Con la vendita al Gruppo indiano Tata le vetture Jaguar hanno perso il fascino storico diventando sin troppo commerciali.

Jaguar e Land Rover nel mirino degli hacker

Il primo settembre scorso si è registrato un attacco che ha compromesso i sistemi informatici di JLR. I responsabili hanno già colpito altri big come Marks & Spencer, producendo notevoli difficoltà agli ordini di ricambi e bloccando i rivenditori. Si contano perdite fino a 5 milioni di sterline al giorno. L’attacco informatico ha determinato un taglio di turni per i lavoratori, in una fase già delicatissima.

Jaguar e Land Rover
Jaguar e Land Rover nel mirino degli hacker (Ansa) Allaguida.it

L’ex CEO di Aston Martin, Andy Palmer, ha dichiarato che i fornitori potrebbero licenziare membri del personale. La problematica ha coinvolto anche Liam Byrne, presidente della Commissione Affari e Commercio della Camera dei Comuni, a causa di una crisi di liquidità che sta mandando in tilt il Paese.

La produzione non tornerà a regime almeno sino a ottobre. C’è chi afferma che l’interruzione delle attività potrebbe prolungarsi addirittura oltre il periodo natalizio. Sarebbe un guaio enorme per Jaguar e Land Rover. L’attacco si è abbattuto sugli stabilimenti britannici di Halewood, Solihull, Wolverhampton e Castle Bromwich, ma anche le linee produttive di Jaguar Land Rover in Slovacchia, Cina e India.

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