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Ducati, crisi Bagnaia senza fine: arriva la verità sulla Desmosedici GP25, che scandalo

Pecco Bagnaia ha deciso di raccontare la sua verità dopo l’ennesima delusione patita al Mugello. Il rider della Casa di Borgo Panigale ha confessato i suoi problemi.

Dopo 3 trionfi di fila al Mugello ci si attendeva un Bagnaia in grande spolvero, almeno in lotta per la vittoria sino alla fine. Il quarto posto al GP d’Italia ha riaperto una ferita mai chiusa. Ad Aragon, grazie a un nuovo impianto frenante, il pilota italiano era riuscito a limitare i danni.

La crisi Pecco Bagnaia (Ansa) Allaguida.it

Sui saliscendi toscani Pecco ha concluso la sfida alle spalle dei fratelli Marquez e persino di Fabietto Di Giannantonio. Un risultato che decretato un gap dalla vetta di 110 punti. Pecco è in enormi difficoltà e, senza peli sulla lingua, dopo la tappa italiana si è aperto ai colleghi di Sky. “Ho sempre portato io la moto in giro facendo quello che volevo, mentre quest’anno sono in balia di quello che mi chiede di far lei. GP25 costruita su Marquez? A lui piace il sottosterzo, io fatico molto di più. Ho fatto tutto quello che era in mio potere, ma quando ho provato a far di più mettendomi davanti ho rischiato di cadere all’ultima curva. Finché ho un po’ di supporto dall’anteriore, se non si muove e non mi si chiude, riesco a essere veloce, ma appena cala un po’ faccio fatica come tutto il resto dall’anno“.

Ducati, Pecco Bagnaia confessa tutto

Certamente c’è da provare qualcosa di diverso perché dopo nove weekend di gara siamo sempre allo stesso punto. Se stacco completamente di traverso, non mi fermo perché vado lungo e il posteriore non mi aiuta. Se stacco con le ruote allineate, mi si chiude l’anteriore, quindi non ho una via di mezzo. Ho sempre guidato in un modo e ho sempre portato io la moto in giro facendo quello che volevo, mentre quest’anno sono in balia di quello che mi chiede di far lei. Ogni volta che provo a imporre un mio stile, mi abbandona subito. Quest’anno dopo nove gare ancora non abbiamo trovato una quadra“, ha affermato l’italiano.

Bagnaia al Mugello (Ansa) Allaguida.it

Me lo chiedo anch’io perché alla fine la moto tecnicamente è molto simile. Anche nel 2023, quando il feeling non era al massimo, l’anteriore era estremamente stabile, così come nelle altre stagioni. Quest’anno invece quella stabilità non c’è più, si muove tanto e non c’è modo di fermarla. Marc? Lui ha un modo di entrare in curva molto sottosterzante e questo lo aiuta a farla girare. Forza molto col gomito, col ginocchio e con il gas e riesce a gestire tutto, mentre io che ho sempre guidato col davanti lo subisco molto di più“.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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