Si è parlato tanto, forse troppo delle performance di Marc Marquez e Pecco Bagnaia nel 2025. Ora è emersa la verità sulla nuova Ducati.
Pecco sta vivendo una delle fasi più difficili da quando è arrivato nel team factory della Casa di Borgo Panigale. Nonostante i titoli persi, dal 2021 aveva sempre lottato ai massimi livelli, dimostrando una straordinaria forza d’animo. La sua crescita lo ha spinto a diventare il pilota più vincente della storia della Ducati in MotoGP.

Il doppio mondiale in top class ha messo Bagnaia in una posizione di forza assoluta ma non è bastato per evitare l’ingaggio di un mastino come Marc Marquez. Il pilota spagnolo ha distrutto per ora l’italiano sotto tutti i punti di vista. Ha conquistato il suo primo successo al debutto, trovando un feeling impeccabile in sella alla Rossa.
È diventato il leader tecnico e della graduatoria, creando un serio problema psicologico al numero 63. Marc è in grado di esaltarsi anche senza una moto di qualità, riuscendo a nascondere i problemi della GP-25. Sulla nuova Desmosedici, invece, Pecco ha fatto una grande fatica a trovare il ritmo giusto sin dai primi test. Sembrava aver trovato il sorriso con il successo ad Austin dopo la caduta di Marc Marquez, ma la ripresa è stata illusoria. Nelle tappe successive è emerso un grave deficit anche nei confronti di Alex Marquez del team Gresini Racing.
La confessione sulla nuova Ducati Desmosedici
Pecco ha firmato un lungo rinnovo con la Ducati, ma se le cose non dovessero migliorare persino il suo futuro potrebbe essere ridiscusso. I due zeri di fila di Le Mans e Silverstone sono un pessimo biglietto da visita per il prosieguo della stagione. Anche Fabio Di Giannantonio, nella squadra di Valentino Rossi, in sella alla GP-25 sta faticando.

Nel corso di una recente intervista il team manager del team VR46, Pablo Nieto, ha spiegato: “Non crediamo affatto che la Ducati GP25 sia al di sotto delle aspettative, è Alex Marquez che sta avendo un ottimo ritmo. Non credo sia una questione di moto, ma di adattamento al circuito. Ad esempio, a Le Mans abbiamo faticato di più, ma qui comunque Fabio è andato forte nella Sprint Race chiudendo sul podio. Sta prendendo sempre più ritmo e delle sensazioni migliori. Stiamo lavorando per scoprire come ottenere il massimo del potenziale della moto, che è competitiva. Come tutte le novità, richiede del tempo per funzionare”.