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Duro colpo per il colosso cinese dell’automotive: addio all’espansione in nuovi stabilimenti

Senza sbandierarlo ai quattro venti, ma anche i major cinesi delle quattro ruote stanno attraversando una fase di razionalizzazione degli investimenti.

La Cina sta crescendo a dismisura, forse troppo. Il proliferare di nuovi marchi ha portato le Case produttrici ha farsi una guerra sui prezzi, creando una concorrenza sempre più elevata. I colossi stanno iniziando a soffrire di una crisi nata anche da una saturazione, dato il boom di auto sul territorio locale degli ultimi anni.

Le auto elettriche al centro delle dinamiche internazionali (Ansa) Allaguida.it

Tra i principali major del mercato troviamo Geely. Fondata nel 1997 con sede a Hangzhou, nel Zhejiang, ha 12 impianti produttivi e più di 50.000 dipendenti. E’ tra i principali produttori privati di auto in Cina insieme a BYD Auto, Chery Automobile e Great Wall. Sono 20 anni che il colosso si è affermato. Dal 2005, infatti, il titolo è quotato alla Borsa di Hong Kong con una capitalizzazione di mercato di circa 30 miliardi di dollari (dicembre 2017).

La Casa madre detiene al Lynk & Co e ha comprato il brand svedese Volvo Cars, la londinese London Electric Vehicle Company, il 49,9% della casa automobilistica malese Proton Holdings, il 51% della Lotus Cars. Dal febbraio 2018 è il maggior azionista della Daimler con il 9,69%, mentre a fine settembre 2022 ha annunciato di aver acquisito il 7,60 % del capitale azionario ordinario di Aston Martin. Il fondatore e il presidente del colosso Geely ha annunciato l’intenzione di fermare tutti i progetti per la realizzazione di nuovi stabilimenti.

Geely, si fermano i piani

L’industria automobilistica globale è impantanata in gravi problemi di sovracapacità, per cui abbiamo deciso di smettere di costruire nuovi impianti di auto“, ha assicurato l’imprenditore in un video pubblicato online in occasione del Salone dell’Auto di Chongqing.

Geely:
Stop ai progetti di nuove fabbriche (Ansa) Allaguida.it

La Geely non ampliare il suo perimetro operativo per privilegiare le attività di miglioramento delle capacità stesse in ambito tecnologico. Geely e la sua controllante Zhejiang Geely Holding Group hanno intrapreso un percorso di razionalizzazione delle partecipazioni e delle attività per non ritrovarsi a gestire problemi di redditività. Secondo gli esperti, dietro la manovra del colosso cinese, si nasconde l’idea di andare eventualmente a investire in altre zone del mondo, sfruttando factory dismesse di altri produttori. Con la problematica dei dazi anche i major del Paese del Dragone Rosso devono valutare dove investire.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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