È ufficiale, accordo raggiunto in Formula 1: tifosi al settimo cielo

La Formula 1, la massima categoria del motorsport mondiale, ha raggiunto un accordo che la renderà ancora più spettacolare: ecco quale.

La Formula 1, da quando è arrivata la nuova proprietà di Liberty Media, è tornata ad essere adrenalinica e spettacolare: merito delle scuderie e dei piloti, con interpreti iconici come Max Verstappen, Lewis Hamilton o Charles Leclerc, ma anche delle novità regolamentari introdotte dalla Federazione, di concerto con al nuova proprietà, che hanno reso il mondo delle corse più avvincente dopo un periodo di appannamento.

L’opera di Liberty Media, però, non si limita certo a questo ma punta anche a rinforzare la base di Gran Premi presenti per cercare di rendere ogni gara un evento unico, capace di regalare emozioni in pista e anche fuori. Proprio per questo anche i rinnovi con i circuiti presenti in calendario hanno una loro importanza strategica per garantire il successo di un prodotto in netta ascesa negli ultimi e che sta diventando uno degli sport più popolari al mondo.

Accordo tra Formula 1 e un circuito storico

Non a caso Liberty Media e Fia si stanno già muovendo per cercare di rinnovare i contratti dei tracciati che vanno in scadenza. Tra questi c’è anche la pista di Spielberg, autodromo dove si è appena disputata una delle gare più divertenti dell’anno, vinta da Max Verstappen davanti a Perez e Leclerc, e che tornato in calendario nel 2014 dopo un’assenza dal programma iridato che era durata oltre 10 anni, ha rinnovato il proprio contratto con la F1 e resterà all’interno del programma del campionato almeno fino al 2030.

F1, accordo trovato con un circuito storico
F1, un circuito storico rimarrà in calendario (Guy da Pixabay – Allaguida.it)

Un colpo importante non solo per lo spettacolo offerto, ma anche perché quello di Spielberg è tradizionalmente la casa della Red Bull e perdere il tracciato della scuderia campione del mondo in carica sarebbe stato un duro colpo. “Sono lieto di annunciare questa notizia insieme ai nostri eccezionali partner in Austria – ha commentato Stefano Domenicali, a margine dell’annuncio, ricordando anche lo scomparso fondatore del marchio Red Bull – la visione e la passione di Dietrich Mateschitz, un uomo che amava questo sport, hanno reso possibile tutto questo ed è un momento molto speciale e un tributo a lui poter confermare che correremo in questa incredibile sede fino al 2030. La gara in Austria è una delle preferite dai piloti e da tutti i nostri fan e non vediamo l’ora di vivere i molti anni di emozioni e di azione che ci aspettano”

L’accordo arriva in un momento particolare per la Formula 1 e soprattutto per i tracciati europei, che stanno cercando di conservare il proprio posto all’interno del Circus cercando di resistere alle nuove tentazioni; negli ultimi anni, proprio per effetto del rinnovato interesse verso il mondo della Formula 1, sempre più spesso i nuovi impianti che stanno sorgendo al di fuori del Vecchio Continente stanno cercando di entrare in questo mondo allargando sempre più il calendario e togliendo spazio ad altri circuiti. Non è un caso che Stefano Domenicali abbia recentemente proposto una “rotazione” tra alcune piste europee per cercare di mantenere quantomeno una minima quota di gare storiche in F1.

Quello austriaco è un appuntamento tradizionale per la F1, che ha corso su questo impianto – che ha cambiato varie volte layout e nome nel corso del tempo – per 36 volte come GP d’Austria. A questi appuntamenti vanno poi aggiunte anche le due edizioni del GP di Stiria, svolte nel 2020 e 2021 per aumentare il numero dei GP in calendario nelle due annate segnate dalla pandemia di Covid 19. Con il rinnovo, quindi, il Red Bull Ring dunque si è garantito di far parte ancora per diversi anni della categoria regina del motorsport, il cui calendario nel 2024 dovrebbe salire, secondo le intenzioni proprio di Domenicali, CEO della F1, al numero record di 24 GP. Un appuntamento, quello austriaco, capace anche di cogliere per primo le occasioni di modernizzarsi aprendosi a nuove formule, come ad esempio quello della Sprint Race, diventando così anche terreno di innovazione per la Federazione.

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