Dai rifiuti solari si possono ricavare delle grandi dosi di idrogeno puro. La novità potrebbe rivoluzionarie anche l’industria delle quattro ruote.
Con il green deal tutti i burocrati del mondo si stanno confrontando sul riscaldamento globale e sulle possibili soluzioni. Per limitare le emissioni di Co2 nell’aria ci sono tantissime questioni ancora sul tavolo e una di queste riguarda la diffusione di auto a idrogeno. Le principali Case costruttrici sono alla ricerca di un sistema tecnico che possa sbaragliare anche la tecnologia elettrica, ancora non all’altezza delle ambizioni e degli obiettivi di Bruxelles.
Finché le vetture di ultima generazioni continueranno a costare cifre proibitive, salvo incentivi, difficilmente si avrà una reale transizione green. In chiave futura, spesso la nostra attenzione è ricaduta sui pro e contro delle auto elettriche. Si parla di meno delle novità a idrogeno, anche a causa di una carenza oggettiva di infrastrutture di ricarica. Inoltre, gli investimenti sono costosissimi per la Case produttrici. Hyundai, Toyota e BMW stanno provando a risolvere, unendo le forze, ma non basta. Serve una novità eclatante in grado di abbattere i gli oneri.
Un rivoluzionario metodo per ridurre i costi di produzione dell’idrogeno arriva dalla Corea del Sud, dove un equipe di tecnici dell’Ulsan National Institute of Science and Technology (UNIST) ha creato un sistema per estrarre idrogeno puro dall’ammoniaca, a temperature molto più basse rispetto ai processi convenzionali.
Novità epocale per la produzione di idrogeno
ll catalizzatore usato per l’operazione è costituito da silicio riciclato da vecchi pannelli solari, una soluzione che combina due obiettivi essenziali: sostenibilità ambientale ed efficienza energetica. Come funziona? Il sistema sfrutta un processo meccanico battezzato “ball milling”, in cui l’ammoniaca viene posta in un contenitore chiuso insieme a polvere di silicio e a piccole sfere di ceramica o acciaio.
L’agitazione intensa determina attrito e impatti che muovono la polvere di silicio, creando una decomposizione dell’ammoniaca e il rilascio di idrogeno gassoso. L’operazione avviene a soli 50 °C, una temperatura inferiore ai 400 – 600 °C necessari per i metodi tradizionali, che comportano alti costi energetici e la necessità di purificare il gas prodotto. Il gas reagisce con il silicio formando nitruro di silicio. Il gas ricavato è al 100% puro, senza ulteriori fasi di separazione. La squadra di tecnici ha registrato una produzione di 102,5 mmol di idrogeno all’ora. Un vantaggio di tempo e di costi su larga scala.
