Iveco è ufficialmente venduto, con gli Elkann che hanno avuto modo di portare a casa non pochi guadagni.
Ci sono ben pochi dubbi sul fatto che l’operazione di John Elkann legata alla vendita di Iveco sia stata una delle più controverse degli ultimi anni. Il fatto di aver ceduto il marchio storico per quanto riguarda la produzione di veicoli commerciali ha diviso l’opinione pubblica, considerando come stiamo parlando di un colosso unico e leggendario.

Sono tanti gli stabilimenti del marchio che sono sparsi in tutta Italia e soprattutto in tutto il mondo si utilizzano questi veicoli. Iveco ora però è finita nelle mani di Tata Motors, con il colosso indiano che non vedeva l’ora di potervi mettere le mani sopra e allargare ancora di più i propri orizzonti.
Ricordiamo inoltre come la Iveco sia venduta al prezzo di 1,7 miliardi per quanto riguarda Iveco Defence, con questa che è finita invece nelle mani del gruppo Leonardo. I restanti 3,6 miliardi invece sono per la componente legata a camion e bus, questa ora totalmente gestita da Tata Motors.
Divisioni dei guadagni Elkann: l’affare Iveco è stellare
Patiamo da quello che è il valore complessivo dell’operazione di Defence, perché il dividendo per ogni azione è di 5,5/6 euro l’una. Con gli Elkann che hanno nella holding Exor il principale azionista, ecco che l’operazione complessiva da 1,7 miliardi abbia comportato così dei guadagni che si stanziano tra i 360 e i 400 milioni.

Si deve però chiarire come questa non sarà un’operazione immediata, infatti la sua conclusione avverrà solo il 31 marzo 2026. Infatti anche i guadagni che ne potrebbero derivare dalla cessione di Iveco Group, dove la famiglia Agnelli ne era proprietaria per il 27,1%, dipende solo dal fatto che ci sia un esito positivo della trattativa con Defence.
L’intento infatti deve essere quello di riunire le due realtà, come ha spiegato Tata Motors, con il colosso indiano che dunque diventerà padrone del 100% delle quote. La bella notizia per i lavoratori è legata al fatto che la sede di Torino non è considerata in discussione, senza dimenticare come non ci saranno delle riduzioni di personale o delle chiusure di altri stabilimenti. Il CEO di Iveco, ovvero Olof Persson, ha spiegato come l’unione di intenti con Tata Motors non farà altro che migliorare ancora di più la potenza economica e il ruolo dell’azienda.