Il magnate sudafricano, Elon Musk, ha rilasciato delle dichiarazioni molto forti che stanno facendo il giro del mondo.

“L’AI raddoppia le sue capacità ogni sei mesi e siamo sull’ orlo di una grave crisi”, ha affermato il fondatore della Tesla. Ma che cosa si intende per intelligenza artificiale e quali sono i pericoli secondo Musk. La nascita dell’intelligenza artificiale può essere fatta risalire all’avvento dei primi computer. Nel 1936 Alan Turing nel suo articolo On Computable Numbers, With An Application To The Entscheidungsproblem discute su alcuni concetti che sono alla base del funzionamento dei computer e quindi dell’intelligenza artificiale, quali la calcolabilità, la computabilità e il concetto di macchina di Turing.
Nel 1943 McCulloch e Pitts crearono ciò che viene ritenuto il primo lavoro inerente all’IA. Tale sistema impiega un modello di neuroni artificiali nel quale lo stato di tali neuroni può essere “acceso” o “spento,” con un passaggio ad “acceso” in presenza di stimoli causati da un numero sufficiente di neuroni circostanti. McCulloch e Pitts dimostrarono che qualsiasi funzione computabile può essere rappresentata da qualche rete di neuroni, e che tutti i connettivi logici (“e”, “o”, …) possono essere implementati da una semplice struttura neurale.
Lo sviluppo dell’IA
Nel 1950 Marvin Minsky e Dean Edmonds, studenti dell’università di Harvard, partorirono la prima rete neurale artificiale, conosciuta con il nome di “SNARC” (Stochastic neural analog reinforcement calculator). Queste sono le origini dell’intelligenza artificiale. La evoluzione che richiederebbe trattati e volumi per essere trattata con chiarezza.

Secondo Elon Musk, che a Berlino ha parlato alla Bosch Connected World dei progressi tecnologici fatti in questi anni, la crisi energetica sarebbe dietro l’angolo. L’intelligenza artificiale potrebbe richiedere un quantitativo di energie che il pianeta potrebbe non sostenere. Pertanto invita alla prudenza nello sviluppo, non sottovalutando le possibilità del pianeta.