Elon Musk deve fare i conti con una situazione economica sempre più complessa e ora non è solo Tesla a essere in crisi.
Dopo l’ingresso nel Governo Trump, le cose per Elon Musk non sono andate di certo nella direzione sperata, con tantissimi dei clienti di Tesla che si sono sentiti quasi traditi dalla sua decisione. Molti sono rimasti senza parole, in quanto Musk per tanti anni lo si era visto come uno dei grandi simboli dell’ala progressista.

Inoltre Donald Trump non si è mai visto troppo tenero nei confronti delle auto elettriche, il che faceva capire ancora di più come la situazione non potesse essere delle più rosee. Alla fine i due sono arrivati alla fine del loro rapporto a livello politico, ma nei pochi mesi di legame, la situazione in casa Tesla si è fatta molto complessa.
Le vendite sono crollate, con l’Europa che è lo specchio più evidente del tracollo di Musk e della sua Tesla. La situazione per Elon Musk però non migliora nel momento in cui si guarda anche verso altre aziende, con il CEO sudafricano che purtroppo per lui deve fare i conti anche con un’altra situazione spinosa.
Starlink senza segnale: che tracollo il 24 luglio
Ancora una volta giungono delle brutte notizie dal lato di Elon Musk, con il CEO di Tesla che da anni sta cercando di portare avanti un piano di sviluppo per quanto riguarda Starlink. Con l’uso dei satelliti il suo intento è quello di poter rivoluzionare per sempre il mondo della connessione a internet, ma purtroppo anche in questo caso non sono mancati i problemi.

Lo ha scoperto in modo chiaro e netto in occasione del 24 luglio 2025, giorno nel quale Starlink non dava segni di vita. Sono tantissimi gli utenti che hanno evidenziato come il servizio non funzionasse e si trattava di un problema globale, più o meno avvenuto attorno alle 21.15 con una durata di circa due ore e mezza.
Starlink ha dovuto dunque fare i conti con tantissime richieste di spiegazione da parte degli utenti, ma alla fine, solo dopo diverse ore, si è avuto modo di poter avere come risposta un semplice “problemi di rete”. Una volta risolto il tutto ha parlato Michael Nollis, il vicepresidente di Starlink, affermando come il problema fosse per un guasto dei principali software interni. Il problema dunque sembra essere rientrato.