[didascalia fornitore=”Shutterstock”]Fot Shutterstock | di Maria Sbytova[/didascalia]
L’emergenza coronavirus sta tenendo l’Italia in apprensione tanto che anche il Governo ha varato un decreto legge ad hoc per cercare di contenere il contagio: neanche il mondo dell’auto sfugge alle misure tanto che anche i benzinai, proprio per cercare di ridurre al minimo i contatti tra gli addetti al rifornimento e gli automobilisti, da venerdì 6 marzo – e fino alle 22 del 20 marzo – hanno deciso che le stazioni di servizio in autostrada erogano carburante solo in modalità self-service.
Una misura preventiva resa nota da Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio che, attraverso un comunicato, hanno reso noto come, per il rifornimento, sarà possibile servirsi della modalità self-service sulla rete autostradale nazionale non solo nelle “zone rosse”, ma in tutta la Penisola. Le associazioni di categoria, quindi, hanno disposto un provvedimento specifico per prevenire e contenere la diffusione del contagio, salvaguardando la salute sia dei dipendenti che degli utenti delle stazioni di rifornimento. “Tale misura temporanea – si legge nel comunicato – giustificata da ragioni di pubblica utilità, troverà attuazione a partire dalle ore 06:00 del giorno 06/03/2020 fino alle ore 22:00 del giorno 20/03/2020 e verrà modificata o revocata in relazione alla evoluzione della situazione”. La decisione è stata presa in via temporanea nelle aree di servizio della rete autostradale e non è escluso che, anche dopo la scadenza del 20 marzo, possa prolungarsi ulteriormente qualora la situazione non torni alla normalità.
L’emergenza coronavirus, oltre ad avere ripercussioni nella vita di tutti i giorni, sta avendo effetti negativi anche sui consumi: è proprio l’associazione dei benzinai, infatti, a spiegare come le vendite di carburante della rete ordinaria hanno subito una riduzione media del 30% negli ultimi dieci giorni, mentre quelle della rete autostradale di circa il 70%, con picchi negativi a ridosso delle grandi aree urbane del nord Italia, come risultato dei minori spostamenti chiesti dalle autorità per prevenire il contagio.