John Elkann ha ereditato tutte le principali attività dell’impero di suo nonno Gianni. Dopo la morte di suo figlio Edoardo, l’Avvocato decise di affidare tutto nelle mani del nipote, ma Margherita non ci sta.
Le questioni familiari hanno una risonanza mediatica universale quando si parla di Agnelli. Una famiglia o meglio una dinastia, quasi come una reale, che ha dato vita ad una saga anche giudiziaria che ha suscitato e suscita curiosità nei lettori e in tutti coloro che vedono il riflesso dell’uomo che in qualche modo ha fatto la storia dell’industria italiana: l’Avvocato Gianni Agnelli.

Il caso giudiziario è sotto i riflettori mediatici e pare che presso il Tribunale di Torino, città scomoda per un processo alla famiglia del posto, sia stata depositata una copia del testamento datato 20 gennaio 1998 e attribuito a Gianni Agnelli. Nel documento, l’Avvocato scriveva: “A modifica di altre disposizioni precedenti lascio a mio figlio Edoardo la mia partecipazione nella società semplice ‘Dicembre’ pari all’incirca al 25%. Sono sicuro che gli altri miei congiunti, già proprietari ciascuno di una quota della stessa attività, accetteranno senza contestazioni questa mia disposizione”.
Guerra aperta tra gli Agnelli
Parole chiare che sembrerebbero non creare confusione nel lettore ma invece è nato un caso. L’atto è stato presentato dai legali di Margherita Agnelli nella causa civile intentata contro i suoi figli: John, Lapo e Ginevra Elkann. Al termine dell’udienza non è mancata la risposta dei legali dei fratelli, affermando che “Il presunto testamento di Gianni Agnelli – contenente disposizioni a favore del figlio Edoardo e prodotto in copia fotostatica solo oggi da Margherita nell’ambito del giudizio civile – non incide in alcun modo né sulla successione Agnelli né sulla successione Caracciolo e quindi sull’assetto proprietario della società Dicembre”.

Secondo l’interpretazione degli avvocati di Lapo, John e Ginevra, l’iniziativa della madre Margherita avrebbe solo lo scopo di creare una confusione e una risonanza a livello mediatico, in quanto Edoardo era già scomparso ai tempi. Il figlio di Gianni si suicidò e le proprietà vennero trasferite alla sorella e alla figlia. La gestione della successione Agnelli è stata poi definita con l’accordo transattivo del febbraio 2004, a seguito del quale Margherita è definitivamente uscita dal capitale della Dicembre e, inoltre, trascorsi oltre 20 anni dalla morte di Gianni Agnelli, qualsiasi pretesa di terzi sul di lui patrimonio sarebbe in ogni caso estinta.