F1, accusa pesantissima alla Red Bull dalla squadra rivale: “Non deve farlo”

Dopo tanto caos e altrettante turbolenze, arriva un’altra accusa pesantissima nei confronti della Red Bull.

La Red Bull non ha vissuto settimane semplici sotto praticamente tutti i punti di vista, tranne quello legato alla pista, vista e considerata la doppietta Red Bull in Bahrain. Tuttavia, il caso Horner ha sicuramente occupato il team anglo-austriaco con giornalisti e addetti ai lavori vari di recente.

red bull accusa pesante da alpine caso horner
Red Bull (allaguida.it – Ansa)

Le accuse da parte di una dipendente nei confronti del team principal non sono passate inosservate, visto e considerato che si tratta di una presunta molestia sessuale nei confronti della stessa.

La professionista in questione è stata al momento sospesa dall’azienda per cui lavora, Red Bull appunto, e adesso si attendono novità in merito. Le polemiche, però, non sono mancate: specialmente da un membro di una squadra rivale. 

Formula 1, che accusa a Red Bull: i dettagli 

Amanda Phillips, coordinatrice delle operazioni commerciali di Alpine F1, su X (ex Twitter) si è lasciata andare ad alcune considerazioni importanti nel Giorno della Donna. In un post social si è espressa così: “Spero di non vedere un singolo tweet da parte della Red Bull sul supporto alle donne nel motorsport nella Giornata Internazionale della Donna. Che mossa assolutamente ripugnante da parte loro quella di sospendere la dipendente, ma lasciare Horner muoversi liberamente nel paddock, comportandosi come se fosse suo”.

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Caso Horner, addetti ai lavori tuonano contro Red Bull (allaguida.it – Ansa)

Parole forti, soprattutto perché arrivate da una dipendente di un avversario in pista del team campione del mondo in carica. Non è stato l’unica, però, come dimostrato dalla reporter della BBC Claire Cottingham, che ha detto: “Il problema risiede nel fatto che la Red Bull non spiega cosa sta succedendo alle donne di tutto il mondo. All’esterno passa il messaggio che non devono parlare e, se lo fanno, verranno sospese. Spiegare tutto questo è nell’interesse della Red Bull e delle donne”. Anche il Daily Mail, famoso tabloid britannico, ha sottolineato che Christian Horner sia rimasto alla guida della scuderia che ha contribuito a rendere grande a partire dal 2010. Il tutto è accaduto, almeno apparentemente, come se niente fosse e soprattutto senza che lui venisse sospeso.

Il tutto dopo un procedimento lungo 2 mesi, 60 ore di interrogatori e 150 pagine prodotte. Jenna Fryers, giornalista di AP Sports, ha aggiunto: “La Red Bull è stata terribile durante tutta la vicenda, mantenendo zero trasparenza. Diversi partner della squadra, la FIA e la F1 hanno chiesto il rapporto dell’indagine, ma la Red Bull lo ha sempre negato”. Tante le voci che si sono lasciate andare a un giudizio forte e chiaro sulla vicenda, che di sicuro ha fatto e continuerà a fare parlare moltissimo di sé anche nelle prossime settimane e mesi. 

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