La Ferrari non è più da tempo il punto di riferimento nel Circus, ed ora arriva un consiglio direttamente da un ex patron della F1. C’è bisogno di un cambiamento totale a Maranello.
Quando ci sono ancora poco meno di due settimane da attendere prima del ritorno in azione del Circus in Olanda, si continua a parlare della crisi della Ferrari, il team più vincente nella storia della F1, che vive ormai da troppo tempo nella mediocrità più assoluta. Anche il 2025 del Cavallino si è rivelato un flop, proprio quando sembrava tutto pronto per vedere la Scuderia modenese in lizza per il titolo mondiale. La SF-25 ha segnato un netto passo indietro rispetto alla seconda parte di stagione del 2024, e se a ciò ci aggiungiamo una McLaren inarrivabile, ecco che il gap in classifica non sorprende più di tanto.

Nonostante una stagione fallimentare, e non è necessario nascondersi perché questa è la verità dei fatti, la Ferrari ha scelto di dare fiducia a Frederic Vasseur, confermandolo nel ruolo di team principal anche in chiave futura. L’accordo è pluriennale, ma non è un mistero che il 2026 sia l’anno della verità per il manager francese. Se anche la prima auto del nuovo ciclo tecnico dovesse rivelarsi una delusione, la sua figura tornerebbe in discussione.
Ferrari, Ecclestone crede che qualcuno prenda in mano tutto
Intervistato da “F1destination.com“, Bernie Ecclestone ha analizzato la crisi della Ferrari, auspicando l’arrivo di una figura che possa mettere tutto insieme e condurre alla vittoria: “Trovo che sia incredibile, la Ferrari ha lavorato molto bene sotto la guida di Jean Todt, quando portò Michael e molti altri membri dello staff dalla Benetton. Al momento, non posso dire niente di negativo sullo staff italiano che lavora per la Ferrari, ma io credo ci sia bisogno di qualcuno che prenda in mano la situazione, una figura che trovi la giusta direzione e che porti a termine il lavoro“.

Parlando dell’ingaggio di Lewis Hamilton da parte della Ferrari, Ecclestone è apparso scettico: “Non sono sicuro che ingaggiare Hamilton sia stata la decisione giusta, Lewis ha talento ma è politico, ed è tipico di lui e della Ferrari. Tuttavia, potrebbe tornare in auge, sarebbe positivo sia per lui che per la Ferrari“. Il ritorno al vertice del sette volte campione del mondo sembra, almeno per ora, un’eventualità molto lontana, ma da un vincente come lui è lecito aspettarsi qualsiasi cosa.