Fca chiude gli impianti: fermi Pomigliano, Cassino e Melfi per l’emergenza coronavirus

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[didascalia fornitore=”Shutterstock”]Foto Shutterstock | di MAURO UJETTO[/didascalia]

Il gruppo FCA ha deciso di dire, seppur momentaneamente, stop alla produzione per contenere il diffondersi dell’emergenza coronavirus: gli impianti di Pomigliano d’Arco, Cassino e Melfi, infatti, saranno chiusi in diverse giornate proprio nell’ambito di un piano messo a punto dal gruppo italo-americano per far fronte all’epidemia di Covid-19 e per rispettare i relativi provvedimenti del Governo.

Chiusi a giorni alterni gli stabilimenti FCA

A rendere noto il provvedimento è una nota diffusa dalla stessa FCA nella quale si sottolinea la necessità di una serie di interventi straordinari “per mettere in atto tutte le misure possibili per minimizzare il rischio di contagio tra i lavoratori”. Nello specifico gli stabilimenti interessati dallo stop temporaneo saranno 4 con Pomigliano d’Arco sarà chiuso mercoledì, giovedì e venerdì, Melfi e Sevel che non apriranno i cancelli giovedì, venerdì e sabato e Cassino che osserverà la misura nelle giornate di giovedì e venerdì. In questo lasso di tempo i locali degli stabilimenti saranno sanificati e igienizzati, in particolare le aree comuni di relax, gli spogliatoi e i servizi igienici. Le azioni di igienizzazione dei singoli locali proseguiranno anche successivamente a questo primo intervento straordinario mentre le mense saranno dotate di posate mono-uso e i dipendenti si siederanno mantenendo una distanza di sicurezza mentre consumano i pasti.

Una decisione, quella presa dal gruppo FCA, che interromperà, seppur solo momentaneamente, la produzione di Fiat Panda, Fiat 500X, Jeep Renegade, Jeep Compass, Alfa Romeo Giulia e Alfa Romeo Stelvio. I lavoratori potranno tornare a lavoro in maniera definitiva il 16 marzo seppur a velocità di produzione ridotta per mantenere la distanza di un metro e il numero di persone occupate sulle linee.

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