Ferrari, alto tradimento alla propria anima: così Elkann ha ucciso definitivamente l’eredità del Drake

La Ferrari non è più il marchio di un tempo, ed è stato rivoluzionato sotto tutti i punti di vista. Dall’interesse estremo per il marketing al calo di unicità delle supercar, passando per il crollo del reparto corse in F1.

I fatturati volano, le vendite crescono di anno in anno, ma la sensazione è che la Ferrari non sia più quel brand di un tempo, legato alla tradizione. Nel mondiale di F1 i risultati sono sempre più scadenti, ed anche il Gran Premio d’Olanda ne ha dato una pesante conferma. Lewis Hamilton Charles Leclerc ne sono usciti con un doppio ritiro, con una SF-25 che non è stata affatto competitiva, alla vigilia dell’appuntamento di Monza.

John Elkann alto tradimento
John Elkann presidente della Ferrari (ANSA) – Allaguida.it

Sotto la guida di John Elkann, presidente ormai dalla fine del 2018, il reparto corse è andato in caduta libera, ed anche la gamma di supercar ha deluso gli appassionati, con l’obiettivo solo di conquistare i clienti più ricchi provenienti dagli USA e dall’Asia. L’ultima vettura presentata dal Cavallino, la Amalfi, è il modello entry-level, che costerà 240.000 euro, 20.000 in più rispetto alla Roma che ha sostituito, ma di cui è solamente un restyling a guardare le sue forme.

Ferrari, sotto John Elkann la perdita di unicità di un brand storico

La Ferrari sta cambiando la propria gamma ed il proprio DNA con il passare degli anni, come già si era notato nel 2022 con l’avvento del SUV Purosangue, un modello che mai era stato realizzato in passato. Inoltre, la casa di Maranello sta puntando sempre di più sull’elettrico, e ad ottobre verrà svelato al mondo il powertrain ad emissioni zero del crossover alimentato a batteria che vedremo il prossimo anno. Le altre supercar sono ormai quasi tutte ibride, ed i modelli con il vecchio motore V12 sono solo la Purosangue e la 12Cilindri, ma questo propulsore non sembra avere un futuro troppo roseo di fronte a sé.

Charles Leclerc Ferrari molto deludente
Charles Leclerc in azione a Zandvoort (ANSA) – Allaguida.it

In casa Ferrari si è poi dato eccessivo spazio al marketing, come confermato dall’ingaggio di Lewis Hamilton, un pilota ormai alle soglie della pensione e che guadagna 60 milioni di euro l’anno, deludente in tutto e per tutto. L’attenzione per la moda ed il lifestyle ha ulteriormente allontanato gli appassionati storici, che non possono quasi più permettersi il merchandising messo a disposizione a prezzi sempre più elevati. La casa di Maranello si sta avviando verso un periodo difficile da prevedere, e la mancanza di risultati in F1 appare destinata a durare nel tempo.

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