La Ferrari ha vinto anche la 24 ore di Le Mans, siglando il quarto successo su altrettante tappe del FIA WEC quest’anno. Anche le classifiche mondiali, in vista di San Paolo, sorridono alle 499P a metà stagione.
Sono passati meno di tre anni da quando, sul tracciato di Fiorano, la Ferrari 499P fece il suo debutto in pista, in livrea camouflage, iniziando una lunga fase di test. Alle Finali Mondiali del 2022 ne venne svelata la livrea, ed a Sebring, pochi mesi dopo, arrivò subito una pole position con Antonio Fuoco, sulla #50, poi in grado di finire sul podio. Fu la #51 a trionfare alla 24 ore di Le Mans del Centenario, quella del ritorno alla top class mezzo secolo dopo l’ultima volta.

12 mesi dopo, la seconda sinfonia, firmata proprio dalla #50, e ,poche ore fa, si è concretizzato il famoso detto del “non c’è due senza tre“. La terza sinfonia l’ha suonata la #83, quella di AF Corse, che solo i meno attenti avrebbero potuto considerare una sorpresa. Si perché i più esperti sanno quanto Robert Kubica e Yifei Ye stiano andando forte sin dallo scorso anno, quando vinsero ad Austin assieme a Robert Shwartzman (sostituito quest’anno da Philip Hanson), sfiorando anche la vittoria alla 24 ore di Le Mans, sfuggita per un problema tecnico nelle ultime ore.
La Ferrari, ancora una volta, ha dimostrato di aver messo in pista la macchina migliore, lo stato dell’arte della classe Hypercar, che ha dato nuovamente lustro al mondo dell’endurance. La 499P ha vinto tutte le prime quattro gare del FIA WEC quest’anno, iniziando con la tripletta del Qatar, per poi ripetersi anche a Spa-Francorchamps e ad Imola. Peccato per le Rosse ufficiali, che si sono dovute accontentare del terzo e del quarto posto per una serie di errori commessi dai piloti e di alcune penalità.
Ferrari, le classifiche piloti e costruttori sorridono al Cavallino
Archiviata la sbornia per la terza perla consecutiva infilata a Le Mans, la Ferrari inizierà a preparare la prossima gara, la trasferta di San Paolo, dove la 6 ore si disputerà il 14 di luglio. Il Cavallino è in fuga nel mondiale costruttori con 202 punti, contro i 91 della Toyota e gli 80 della Porsche. La differenza con le rivali è diventata abissale, e ciò fa pensare che i titoli mondiali siano sostanzialmente già nelle mani della casa di Maranello, visto che mancano solo quattro gare alla fine.

San Paolo e Fuji sono state le gare più difficili per la Ferrari lo scorso anno, ma non dobbiamo dimenticarci quanto sia cresciuta quest’auto in questa stagione. Tra i piloti, al comando c’è ancora la #51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado ed Antonio Giovinazzi con 105 punti. La #83 (in vetta tra i privati), si fa sotto ed è a -16, mentre la #50 sale ad 81 punti. La prima inseguitrice è la Porsche #6 con 42 punti, staccata di 63 lunghezze dai battistrada. Dunque, ora è tutto nelle mani della casa di Maranello, che su piste come Austin e Bahrain è sempre stata molto forte, e dovrà mostrare passi in avanti su quei tracciati dove ha sofferto. La vittoria dei mondiali coronerebbe questo progetto da sogno.