Per la prima volta, negli ultimi anni, la Ferrari ha svelato un piano strategico che ha fatto discutere e il titolo è subito crollato in Borsa.
Ferrari vuole continuare a crescere, anche nell’industria 2.0 green e ha annunciato che nei prossimi anni, fino al 2023, proporrà in listino un 40% di auto termiche, 40% di ibride e 20% per l’elettrico. La Elettrica, la prima supercar alla spina della Casa modenese, è destinata ad aprire un nuovo capitolo. Una idea che farebbe venire i brividi agli ex Presidenti della Ferrari, ma che ha l’obiettivo di conquistare nuove generazioni di appassionati.

Nei piani del Cavallino ci sarà lo sviluppo di tre tipologie di powertrain diversi, con nuove evoluzioni del V6, del V8 e del V12. I sistemi ibridi, invece, sono stati portati già a un livello esponenziale, grazie al know-how acquisito nelle sfide del Motorsport. La nuova era in F1 è cominciata nel 2009 e andrà avanti a partire dal 2026 con nuove monoposto con Power Unit 50% termiche e 50% elettriche.
La strategia produttiva della Ferrari
L’idea di differenziare il prodotto in base alle varie esigenze della clientela può rivelarsi giusta per i grossi costruttori come Toyota, ma forse i vertici stanno anticipando troppo i tempi. La dead line del 2035 sul ban dei motori a combustione interna potrebbe essere posticipata o cancellata in Europa. La costruzione di un E-Building per la produzione green potrebbe essere un investimento rischioso. L’idea di allargare troppo la gamma potrebbe portare alla perdita di quell’elemento di esclusività che ha sempre caratterizzato il marchio creato da Enzo Ferrari.

La Casa modenese continuerà a puntare alle corse, a vetture stradali sportive ma con l’aggiunto di un ruolo centrale nel mondo del lifestyle. Nel prossimo quadriennio il numero di veicoli che usciranno dagli stabilimenti si aggirerà intorno alle 14.000 unità all’anno. Le auto di gamma costituiranno oltre l’85%, mentre circa il 10% sarà riservato alle serie limitate come la SF90 XX Stradale o la 296 Speciale. Meno del 5% della produzione, infine, sarà destinato alla F80 e alla serie Icona.
“Vogliamo essere unici, perciò non possiamo fare troppe auto. Non ci devono essere troppe unità dello stesso modello in circolazione. E, per questo, dobbiamo essere snelli e flessibili nella produzione. Meglio un’offerta di più modelli ma con numeri limitati. Gestire la scarsità è strategico per noi“, ha annunciato l’a.d. Benedetto Vigna. Intanto la Borsa non ha risposto con il segno + all’annuncio dell’Elettrica. Nella storia sono state prodotte sole 330.000 Ferrari, forse sarebbe meglio non esagerare troppo per rimanere una azienda leader mondiale.