Il team principal, Frederic Vasseur, è tornato a parlare del suo pupillo. Il problema principale del monegasco è stato individuato dal numero 1 del muretto della Ferrari.
Charles Leclerc sta tenendo alto il nome di Enzo Ferrari anche nella stagione 2025. I podi hanno reso meno sofferto il passaggio alla SF-25. La vettura italiana dello scorso anno si era giocata il titolo mondiale sino alla fine con la McLaren. C’erano tutti i presupposti, anche grazie all’arrivo di Lewis Hamilton, di vedere la Rossa primeggiare. Al contrario il progetto è stato sbagliato e gli ultimi aggiornamenti non hanno dato gli esiti sperati.

Leclerc si è colpevolizzato in alcune circostanze dei passi indietro nel 2025, ma le sue responsabilità sono minime. Andrebbero imputati i tecnici che hanno elaborato la wing car che non è riuscita a mettere giù il potenziale espresso in fase di elaborazione in galleria del vento. Silverstone è stata l’ennesima debacle del Cavallino, nonostante fosse il giardino di casa Hamilton. A salire sul podio, alle spalle delle McLaren, ci ha pensato Nico Hulkenberg della Sauber.
L’ammissione di Vasseur su Leclerc
Frederic Vasseur ha cresciuto il pilota monegasco fin dalle serie minori. Nel corso di una intervista rilasciata al sito ufficiale della F1 ha ammesso come l’ipercriticità di Charles rappresenti una qualità ma al tempo stesso un limite. CL16, in più di una occasione, è stato troppo critico nei confronti del suo operato.

“Da circa 10 anni, una delle qualità di Charles è che è in grado di rimproverarsi, e uno dei difetti di Charles è che a volte si rimprovera un po’ troppo! – ha affermato Frederic Vasseur – Come squadra, apprezzo molto il fatto che i piloti possano dire: ‘Ok, il mio errore’ e questo è positivo, perché non porta la squadra nella direzione sbagliata e loro sono umani. Commettono errori come tutti, ed è positivo che i piloti lo riconoscano”.
Il team principal della Ferrari ha aggiunto: “Ha fatto un vero passo avanti in termini di ritmo di gara, forse anche con l’assetto della vettura, e tutto questo va nella direzione di essere più difficile per le qualifiche. Ma ricordo perfettamente che due anni fa gli dicevamo: ‘Charles, la domenica si fanno punti, concentriamoci di più sulla domenica, concentriamoci di più sull’assetto della domenica’, perché è la domenica che si fanno punti”.