Nel 2025 la Ferrari ha fallito tutti gli obiettivi stagionali. Un ex pilota italiano è stato molto duro con il team principal transalpino.
La Scuderia Ferrari ha bisogno di un condottiero in grado di trascinare i piloti e rendere vincenti uomini che non hanno ancora espresso il loro massimo potenziale. Fatta eccezione per Serra e qualche altro tecnico che ha maturato esperienze positive in altre realtà, tutti gli altri sono ancora in una fase di maturazione, in particolar modo i giovani che il team principal Frederic Vasseur ha voluto al suo fianco.
Nessuno ha mai messo in dubbio la preparazione di Vasseur nelle categorie propedeutiche alla F1 e la capacità di scovare talenti, ma l’ingegnere francese è arrivato impreparato all’appuntamento più importante della carriera. Gli anni in Sauber, conditi da alti e bassi, non lo hanno preparato sul piano comunicativo. In Ferrari c’è una pressione unica e i proclami fatti con l’arrivo di Lewis Hamilton, all’atto di presentazione della Ferrari SF-25, sono pesati. Il tecnico transalpino aveva parlato apertamente della possibilità di conquistare finalmente un titolo mondiale.
L’ultimo riconoscimento iridato è datato 2008 con Raikkonen e Massa, due piloti che si sono ritirati dalle scene anni fa. L’arrivo di Hamilton avrebbe dovuto garantire quel surplus esperienziale che è venuto a mancare proprio nella fase centrale e finale del campionato 2025. Hamilton è partito bene con il successo nella Sprint Race in Cina, non immaginando che sarebbe diventato l’unico trionfo della Scuderia nel 2025.
Nelle sfide domenicali la Rossa non ha mai sfiorato il successo, ottenendo 7 podi con Leclerc. Un bottino totale di punti che ha proiettato la Ferrari al quarto posto della graduatoria, alle spalle di McLaren, Mercedes e Red Bull Racing. Una disfatta sul piano tecnico e organizzativo. Già in primavera la squadra ha fermato gli sviluppi aerodinamici per focalizzarsi sulla monoposto del 2026.
La bordata al team principal della Ferrari
Vasseur è riuscito a strappare un rinnovo contrattuale insperato, anche grazie alla protezione dei suoi piloti che hanno speso parole importanti, allontanando le voci su Christian Horner. Un manifesto di stima che però non è contemplata nell’ex driver Patrese.
Nel corso di una intervista rilasciata a Quotidiano Nazionale Patrese ha dichiarato: “John Elkann ha un bel da dire che i pit stop delle Rosse sono i più veloci al mondo. Ma poi cosa te ne fai se a Leclerc e Hamilton dai una auto tre decimi al giro più lenta? Onestamente fatico a essere ottimista per il 2026 del Cavallino […] Alla Ferrari serve un leader tecnico importante. Come Ross Brawn? Sì, un personaggio del genere. Andrea Stella lo è diventato con la McLaren e per la McLaren”.
