Fiat 126, il mito festeggia mezzo secolo di vita

Fiat 126. Basta il nome di questa auto storica per evocare ricordi straordinari in ogni automobilista: dai più attempati, che ricordano i primi modelli sui quali hanno iniziato s muoversi, ai più giovani che sono cresciuti ascoltando i racconti di uno dei modelli più iconici nel panorama mondiale dell’auto.

Era il 1972 quando, il 1° novembre al Salone internazione dell’Automobile di Torino, Fiat 126 si mostrava al mondo; da quel momento una lunga striscia di successi capace di mantenere intatta la memoria dell’auto fino ai giorni nostri tagliando così il traguardo del mezzo secolo.

Fiat 126, dagli albori ai giorni nostri

Stilisticamente derivata dalla concept car “City Taxi”, realizzata da Pio Manzù, la Fiat 126 venne presentata con il compito di sostituire la 500 della quale riprendeva integralmente lo schema meccanico. Un compito enorme per l’auto che però fa presto breccia nel cuore degli italiani; le dimensioni recitavano 3.050 mm in lunghezza per 1.370 mm in larghezza e 1.300 mm in altezza. Una vera citycar, capace di terminare la propria carriera in Europa occidentale nel 1991 ma che ad Est è proseguita oltre e che negli anni ha conosciuto aggiornamenti e miglioramenti delle dotazioni.

Fiat 126
Fiat 126 – Foto credits Fiat press

Le linee erano quelle degli anni ’50, spigolose e nette, mentre gli interni erano piuttosto spartani per i giorni nostri, ma moderni tanto nelle linee quanto nelle soluzioni per l’epoca. Sotto il cofano, poi, un bicilindrico n linea raffreddato ad aria da 595 cc della 500, in grado di erogare 23 CV. Con il passare degli anni, poi, le diverse serie hanno via migliorato sia la dotazione che la potenza, ma quello che rimane è la Fiat 126, indipendentemente dalla serie e dalle sue caratteristiche, l’auto che contribuì a cambiare la storia del Paese.

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