FIAT cerca operai: aperte le candidature, ma è l’ennesimo schiaffo agli italiani

Difficile da accettare, ma facile da prevedere la FIAT ha deciso di investire su impianti in Serbia dove c’è una carenza di personale. A Kragujevac servono 800 operai.

In Italia si sta toccando il fondo, mentre nuove realtà emergenti stanno crescendo. La notizia di una ricerca del personale da parte di FIAT sta facendo il giro del mondo. Stellantis avrebbe bisogno di 800 nuovi operai nello stabilimento di Kragujevac, dove da circa un anno viene creata la Fiat Grande Panda. Avete capito bene. Nel Belpaese si fa fatica ad arrivare a fine mese, gli operai sono in cassa di integrazione, i fortunati che non hanno già perso il lavoro e la FIAT sta facendo ricerca di personal tra i serbi.

FIAT propone comunque lavoro sottopagato
FIAT cerca lavori sottopagati (Ansa) Allaguida.it

In piena crisi sono tantissime realtà aziendali che cercano manodopera in Paesi lontani, in particolare Nepal e Marocco. Kragujevac, polmone dell’industria automobilistica serba, ci sono circa 9.000 disoccupati registrati. Ma attenzione non sarebbero 800 gli stranieri in arrivo, bensì circa 100 operai dal Marocco inviati per un anno di formazione, mentre gli 800 rappresentano il numero complessivo di lavoratori che serviranno per far partire la terza squadra di produzione prevista da ottobre.

Fiat propone comunque lavoro sottopagato

Jugoslav Ristić, sindacalista di Kragujevac, ha affermato: “Per stipendi poco sopra i 70.000 dinari al mese, la gente non è interessata: non ci si vive. Solo chi fa straordinari e lavora tutti i sabati può arrivare a 90.000, ma sempre restando sotto la soglia della dignità”. In sostanza agli operai che entreranno nelle catene di montaggio della FIAT sono previsti circa 600 euro per un impiego che chiede oltre 40 ore settimanali. Il salario medio in Serbia supera i 108.000 dinari, eppure Stellantis a Kragujevac propone una cifra ridicolmente bassa.

Stellantis fa tremare l'Italia
Stellantis brutte notizie per il nostro paese (ANSA) – Allaguida.it

Goran Milić, rappresentante dei metalmeccanici della Serbia centrale, ha dichiarato: “Un saldatore qui guadagna 2 euro l’ora, all’estero 8. Perché dovrebbe restare?” Una domanda lecita e che sta creando un polverone anche su Stellantis stessa. L’impianto di Kragujevac non è una normale impresa privata: è una joint venture di cui il Gruppo detiene il 67%, mentre il governo serbo possiede il 33%. È quindi lo Stato stesso, socio e garante dell’operazione, a essere complice dell’operazione.

Il presidente Aleksandar Vučić ha annunciato 100.000 vetture nel 2025 prodotte a Kragujevac, e ha parlato di stipendi fra gli 84.000 e i 92.000 dinari. Difficilmente, senza straordinari, si arriverà a quella cifra. A Kragujevac la produzione si aggira ancora sulle 100-120 auto al giorno, lontanissima dal target delle 500 al giorno.

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