C’è un nuovo progetto di microcar interessante che sarà in vendita in una rete di 30 concessionarie a partire da settembre 2025.
Il mercato delle microcar sta crescendo a vista d’occhio sulle strade di tutti i giorni. La Mole Urbana è diventata una delle vetture elettriche più attese del mercato nostrano. Il quadriciclo modulare a due, tre o quattro posti ha un look moderno che rende possibili, con grande versatilità, gli spostamenti in città. Sarà in vendita in una rete di 30 concessionarie a partire da settembre 2025.
Ad annunciare l’arrivo della vettura è stato Umberto Palermo, designer e fondatore di Mole Urbana, durante un incontro organizzato a Fabriano, il comune in provincia di Ancona dove ha sede l’azienda italiana e dove i fornitori locali hanno già avviato la filiera produttiva di telai, plastiche, plance e fusioni d’alluminio.
A Fabriano sarà avviato nuovo impianto produttivo della Mole Urbana che si unirà a quello torinese di Orbassano, già pronto per l’assemblaggio del quadriciclo full electric Made In Italy. Durante il meeting ha preso parte anche Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, dove sono stati esemplari della Mole Urbana in versione Sport GT a due posti, la versione Cabrio sempre biposto e, per la prima volta, anche della Mole Urbana a quattro posti per tutta la famiglia.
Tutti i prezzi e le gamme saranno presentati a luglio 2025 sul nuovo portale moleurbana.com, mentre da metà settembre ci sarà il lancio commerciale e l’arrivo nelle concessionarie dei primi quadricicli di serie. La rete dei punti vendita è composta da 30 concessionarie sparse sul territorio italiano e già operative coi marchi Mercedes, Smart, BMW, MINI, Maserati, Bentley e Porsche per servire i clienti del brand in tutta Italia.
Trattandosi di un quadriciclo leggero (L6e-B) risulta guidabile dai 14 anni in su con patente AM oppure come quadriciclo pesante (L7e-C) è guidabile dai 16 anni in poi con patente B1 o superiore. L’azienda che realizza la Mole Urbana, la MU-Fabriano Srl, ha chiuso nel 2024 un aumento di capitale da 3,5 milioni di euro sottoscritto da CDP Venture Capital, dal fondo PiemonteNext e da un gruppo di industriali e investitori marchigiani, grazie anche ai fondi dell’UE tramite l’iniziativa da Next Generation EU.