Per una Europa piombata in una profonda crisi economica c’è un altro Continente che sta tenendo a galla la FIAT e di conseguenza il colosso nato dalla fusione tra PSA e FCA.
Il mercato europeo dell’automotive è piombato in una crisi economica senza precedenti. Tutti i top brand non sono in grado di tenere il passo delle novità che arrivano da Est. L’Oriente sta piegando con tecnologie all’avanguardia le innovazioni occidentali. I marchi storici sono sempre più in affanno, mentre un tempo avrebbe fatto scandalo un europeo che avesse preferito all’affidabilità tedesca, all’eleganza italiana, al design francese o alla sportività inglese una vettura proveniente dalla Cina.

Oggi l’industria delle quattro ruote è evoluta ma non in senso positivo per le Case costruttrici nostrane. Lancia e Maserati, se dovessero continuare così, non avranno vita lunga. Persino per la FIAT la concorrenza è aumentata e sono sopraggiunte delle difficoltà a causa della nuova era green inaugurata da Carlos Tavares. La FIAT Grande Panda per ora è un grande flop e, salvo incentivi, è stata accolta con grande distacco in Europa. I nuovi motori e il linguaggio stilistico non hanno convinto i puristi. Al posto dell’ex a.d. portoghese è arrivato il campano Antonio Filosa e la musica potrebbe cambiare.
La speranza di Stellantis risiede nella FIAT
Non tanti brand hanno saputo interpretare questa nuova era tecnologia nel Vecchio Continente. La FIAT sta registrando dei risultati da record in Brasile con piattaforme e motori dell’era FCA, e questo è un segnale che non può essere sottovalutato. Nel 2023 in Sud America ci sono state 500.000 immatricolazioni, e numeri simili sono arrivati lo scorso anno. Il 2025 non è ancora finito ed è stato positivo in Brasile con un giusto connubio tra novità tecnologiche e piattaforme consolidate.

La FIAT, in Brasile, storicamente produce le sue auto a Betim, uno stabilimento di cruciale importanza strategica, dove nascono diversi modelli. Vengono realizzate le auto compatte della gamma, come la Argo e la Strada, il pick-up Toro ed il SUV Fastback, che è disponibile anche sotto il marchio Abarth. Le piattaforme sono quelle dell’epoca FCA, così come i motori, come il diesel MultiJet 2.2, che in Brasile è vendutissimo, e tutto questo è un punto di forza. Purtroppo in Europa con le nuove regole green imposte da Bruxelles la strategia non è replicabile.





