La Casa americana sta vivendo una fase di crisi con pochi precedenti storici. A rimetterci sono sempre i lavoratori e le loro famiglie.
Non c’è mai stato un periodo peggiore per lavorare con le grandi multinazionali della filiera dell’automotive. La maggior parte dei brand fa fatica a gestire questa trasformazione epocale che richiede il green con conseguenze catastrofiche per il mondo del lavoro. I burocrati che stanno muovendo le trame dell’industria delle quattro ruote avrebbero dovuto aspettarsi uno stravolgimento in negativo.
Tra i marchi torici in maggiore affanno c’è Ford che, da punto di riferimento del car market mondiale, è diventata una realtà con pochi spiragli di crescita. Il motivo? Auto iconiche e funzionali come Fiesta, Focus, Mondeo e tante altre sono state accantonate per modelli elettrici che non hanno scaldato il cuore dei puristi. La Ford avrebbe dovuto subito cambiare approccio dopo i primi problemi di vendita di EV, rimanendo più aderente alla tradizione storica.
Come accaduto anche a Volkswagen e Stellantis, l’aver anticipato con troppo ottimismo i tempi sulla tecnologia alla spina ha creato dei danni enormi sul piano economico. Uno dei flop è rappresentato dalla nuova Ford Capri full electric. Il prezzo è stato anche ribassato, ma voi l’avete mai vista in giro? Un’auto che avrebbe dovuto far faville in Europa che ha convinto solo una nicchia di progressisti green.
La Casa di Dearborn procederà al taglio di 1000 operai nello stabilimento di auto elettriche nella città di Colonia, in Germania, a causa di una domanda bassa. Il brand americano ha annunciato: “In Europa, la richiesta di vetture elettriche rimane ben al di sotto delle previsioni del settore. Ford, di conseguenza, ridurrà le operazioni nello stabilimento di Colonia a un singolo turno a partire da gennaio 2026“, si legge in una nota ufficiale.
I vertici sbagliano strategie commerciali e a subire il danno più grande sono i dipendenti, come quelli dello stabilimento di Saarlouis, dove quasi 3.000 lavoratori sono stati tagliati con forme di licenziamento volontario. La Ford aveva investito circa due miliardi di dollari. L’appello al Governo tedesco non è servito a nulla, perché le EV sono un flop e presto o tardi lo capiranno tutti.