La Red Bull sta vivendo una stagione difficile, in cui la difesa del titolo mondiale di Max Verstappen appare quasi impossibile. Dopo il licenziamento di Christian Horner, per il team di Milton Keynes si apre una nuova fase storica.
Sono settimane di pausa quelle che la F1 sta vivendo nel mese di luglio, vista la distanza di 21 giorni tra il Gran Premio di Gran Bretagna ed il prossimo in calendario, quello del Belgio. Subito dopo Silverstone, la Red Bull ha comunicato il licenziamento di Christian Horner, che dopo oltre 20 anni alla guida del team di Milton Keynes non farà più parte del progetto. Lo stesso ex team principal ha detto di aver saputo tutto il giorno prima dell’annuncio, restandone scioccato.

Horner ha vinto 8 titoli mondiali piloti e 6 costruttori, grazie alle epopee vincenti di Sebastian Vettel tra il 2010 ed il 2013 e di Max Verstappen tra il 2021 ed il 2024. Tuttavia, dopo il fattaccio che vide protagonista Horner e la dipendente della Red Bull dello scorso anno, i rapporti con la proprietà austriaca dell’azienda di bibite energetiche si erano incrinati, sino a portare alla rottura. Al posto di Horner viene promosso Laurent Mekies, da inizio 2024 team principal della Racing Bulls. Spetterà a lui il compito di provare a risollevare una squadra che ha iniziato a perdere pezzi da diverso tempo.
Red Bull, il CEO Mintzlaff non vuole mollare la presa
La Red Bull dovrà dunque avviare un processo di ricostruzione dopo il terremoto delle ultime giornate. Il CEO Oliver Mintzlaff sta assumendo una posizione sempre più centrale, e non ha alcuna intenzione di mollare il colpo in merito alla corsa al titolo mondiale di quest’anno. Dato per certo che il titolo costruttori è ormai già vinto per la McLren, il manager tedesco crede che i 69 punti di ritardo accumulati da Max Verstappen da Oscar Piastri non debbano precludere alcun obiettivo, anche se la rimonta appare molto improbabile.

Mintzlaff ha provato a caricare la squadra in vista delle prossime tappe: “Dobbiamo cambiare rotta, guardare avanti e restare uniti. Come squadra, abbiamo ottenuto grandi risultati e la nostra intenzione è quella di farlo anche in futuro. Il campionato del mondo di quest’anno non è ancora perso“. Va detto che, soltanto pochi giorni fa, Helmut Marko aveva utilizzato una frase diametralmente opposta, affermando che per la Red Bull e per Verstappen il mondiale di quest’anno sarebbe stato impossibile da raggiungere visto il distacco.