Formula E, la monoposto elettrica presentata a Francoforte 2013 [FOTO]

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Proverà a dimostrare una teoria, la Formula E 2014: si può correre in monoposto anche senza un motore termico dietro le spalle. Come? Con batterie e unità elettriche, sostituti ancora imperfetti dei propulsori a benzina e diesel. Sarà un nuovo modo di competere, perché se in Formula 1 ci si preoccupa del poco “rumore” che faranno i V6 turbo da 1.6 litri in prossimo anno, per la Formula E l’assenza di rumore sarà una delle caratteristiche salienti.
Dieci appuntamenti tra Europa, Asia e America, dieci team e venti piloti, sono questi alcuni dei numeri del campionato pronto a scattare nel mese di settembre 2014, con la chiusura prevista a giugno 2015.

Si gareggerà a Londra, Berlino e Roma in Europa, poi Pechino, Bangkok, Putrajaya in Asia, Los Angeles, Miami, Rio de Janeiro e Buenos Aires nel continente americano. Tutti circuiti cittadini, una caratteristica chiave per portare vicino al pubblico le monoposto, con evidenti risvolti tecnici, a iniziare dalla velocità massima limitata a 200 km/h, assicurata da un motore elettrico con 270 cavalli; potenza impiegata interamente solo in qualifica, visto che in gara si scenderà a 180 cavalli con l’ausilio del pulsante push-to-pass a innalzare momentaneamente la potenza a 270 cavalli, per agevolare i sorpassi.

Nonostante l’adozione delle batterie per alimentare il motore, si è riusciti a contenere il peso della Formula E in 800 kg appena, pilota incluso. Rapporto peso-potenza favorevole, tale da consentire un’accelerazione da zero a cento in 3 secondi netti. La Formula 1 è altra cosa, d’accordo, tuttavia, sono pur sempre numeri da supercar.

Tanti i nomi importanti del motorsport coinvolti nel progetto Formula E, con la monoposto curata da Renault Sport e Spark, rispettivamente responsabili del motore, della sicurezza e integrazione dei sistemi la prima, dell’aerodinamica e sospensioni la seconda. McLaren ha lavorato sull’elettronica di gestione mentre Williams al disegno delle batterie. C’è anche tanta Italia, con Dallara a firmare il telaio monoscocca in fibra di carbonio. Le gomme saranno Michelin e non si può far a meno di notare una differenza con la F1: cerchi in lega dal diametro generoso, ben oltre i 13 pollici delle monoposto da gran premio.

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