Furti auto, in questa situazione ti rimborsano: la precisazione della Corte

In certi casi il furto dell’auto può comportare un risarcimento, con la Corte che ha spiegato il perché di questa decisione.

Nessuno vorrei mai compiere una denuncia per segnalare il furto del proprio veicolo. La prassi purtroppo è però sempre più frequente in Italia, tanto è vero che nel 2022 sono stati ben 81 mila i veicoli sottratti illegittimamente ai proprietari.

Auto rubata, ecco cosa succede in questo caso
Auto rubata, la Corte garantisce il risarcimento (Fonte: Pixabay)

Il numero era in sensibile calo negli ultimi anni, grazie anche alle restrizioni legate al Covid-19. Lasciando libere le persone di circolare in ogni dove c’è stato anche il drammatico aumento di questa ignobile pratica.

Per questo motivo la logica conseguenza era inasprire la Legge sempre di più e soprattutto vi è l’obbligo di tutelare quanto più possibili i legittimi proprietari. I costi delle assicurazioni sono sempre più alti e soprattutto i vari Comuni stanno ampliando sempre di più il numero dei parcheggi a pagamento.

Diventerebbe dunque un’immensa scocciatura dover vedere pagare un parcheggio e poi vedersi anche sottratto il proprio veicolo. Per questo motivo la Corte di Cassazione ha stabilito a riguardo delle nuove regole che sono atte per tutelare l’automobilista, evitando così delle situazioni spiacevoli e dunque garantendo maggiormente la sua sicurezza.

In questi casi infatti non si sta parlando solo di parcheggi con le strisce blu, ma dei centri veri e propri atti solamente a mantenere al proprio interno il veicolo. I costi sono molto superiori rispetto a quelli comunali, per questo motivo è normale aspettarsi anche una maggiore attenzione.

Corte di Cassazione: come cambia la Legge in caso di furto

Tante volte ci è capitato di entrare in parcheggi privati e leggere il cartello nel quale la struttura declina ogni responsabilità in caso di furto. Questo è un modo per evitare un risarcimento, ma per poterlo applicare bisognerà renderlo sempre visibile.

Parcheggio pagamento, ecco perché ti rimborsano
Parcheggio pagamento, la Legge in caso di furto (Fonte: Ansa Foto)

Il cliente infatti non dovrà cercare in luoghi sperduti del parcheggio il cartello e soprattutto gli dovrà essere comunicato in modo chiaro e diretto. Questo avviene perché di recente vi è stata una sentenza della Cassazione, perché nel momento in cui si stipula un contratto dove la macchina rimane all’interno di un parcheggio a pagamento, in automatico deve dare vita anche all’obbligo di custodia.

Solamente tramite un particolare accordo tra le parti, che deve essere scritto nel contratto e che deve essere stato precisamente spiegato al cliente, allora si potrà modificare questo accordo. Dunque nel caso in cui ci dovesse essere un furto in un’automobile all’interno di un parcheggio privato, la struttura sarà obbligata a risarcire il proprietario.

Questa Legge non sarà legata solamente ai privati, ma lo stesso trattamento sarà applicata anche ai parcheggi privati degli aeroporti. A rafforzare la sentenza della Corte di Cassazione ci ha pensato il fatto che il cliente sta pagando un ticket per lasciare in quel punto la sua auto.

Dunque i gestori dei parcheggi a pagamento hanno l’obbligo di dover controllare minuziosamente le sorti delle automobili dei propri clienti, altrimenti saranno ritenuti anche loro responsabili e dovranno risarcire il cliente per il mancato servizio.

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