Furti marmitte, aumentano i casi in Italia: ecco le auto più a rischio

Il fenomeno del furto di marmitte sta avendo una particolare incidenza in Italia. Il dato è in crescita e c’è un modello su tutti che corre maggiore rischio: i dettagli.

Il furto di auto spesso è sostituito da quello di alcuni pezzi delle stesse. Bisogna fare molta attenzione al parcheggio in quanto alla zona che si sceglie, poiché alcune sono più suscettibili a queste pessime sorprese. Ultimamente il dato in preoccupante crescita in Italia è relativo al furto di marmitte e di catalizzatori. Le autorità sono già in allerta per cercare di contenere fino a eliminare questa tendenza, e sopratutto ci cerca di capire a partire da cosa si sia sviluppata in modo così esponenziale.

furto marmitta
Attento al ladro – Allaguida

Coloro che subiscono tale tipologia di furto vivono un disagio economicamente da non sottostimare, visto che il valore di una marmitta e/o di un catalizzatore comporta, per essere di nuovo installati, una spesa che oscilla dai 700 ai 2000 euro, quindi un esborso sicuramente non leggero. In molte occasioni si evita anche di denunciarlo, poiché rintracciare il furto non è semplice e soprattutto serve tornare a utilizzare presto la vettura

A causa della scarsità di materiali e parti che compongono le auto, anche il tubo di scappamento sembra essere divenuto “un tesoro” per i malviventi, che praticano furti e scassi di vetture con regolarità. All’interno, infatti, si possono recuperare materie che vengono vendute a peso d’oro, come ad esempio rodio, palladio e platino. Nell’Est dell’Europa sono elementi che addirittura usati in guerra, poiché alla base della costruzione delle armi moderne, a cominciare dai semplici droni.

Furti di marmitte, catalizzatori e tubi: l’allarmante dato in Italia

Staccare un pezzo simile da una vettura non è semplice, quindi i ladri sono “professionisti” di questa pratica. Servono almeno quindici minuti e specifiche attrezzature, quindi è chiaro che ciò avviene quando le vetture sono parcheggiate in luoghi poco trafficati e nei quali è possibile operare senza essere visti né dover andare di fretta. Le vetture, dai danni stimati, che sembrano più a rischio sono quelle a marchio Toyota e Smart.

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Attenzione al furto delle singole componenti dell’auto – Allaguida

Da queste si ricavano pezzi più recenti, quindi in realtà le auto con tecnologia più sviluppata e all’avanguardia sono quasi tutte da considerarsi a rischio. Dopodiché le parti vengono spedite all’estero, spesso anche con l’ausilio di demolitori che l’immettono sul mercato nero. Quello che commercia maggiormente è il mercato di paesi come Serbia e Lituania. Milano e Roma ad ora sono le città italiane dove la tendenza si registra con più frequenza, ma è bene stare attenti un po’ dovunque.

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