Novità in cantiere per la città di Milano. L’accordo a breve porterà alla nascita di una nuova sede sotto il segno degli Emirati Arabi.
Milano è aggredita da un numero crescente di investitori stranieri. Con la Brexit, c’è stata una impennata di acquisizioni societarie nel nostro Paese. Milano, nonostante tutti i problemi, rimane un polo attrattivo per la sua vision pioneristica. Sono presenti tutti i top manager delle principali società europee. Una vera locomotiva che, negli anni, si è sempre più spersonalizzata. A forza di cedere il Made in Italy a realtà estere si è persa quella connotazione che rendeva forte il prodotto nostrano.

Il capoluogo meneghino è un centro economico importante in Europa, ma sempre più a vantaggio di potenti gruppi stranieri. L’internazionalità non sempre diventa un valore aggiunto, soprattutto se risulta a svantaggio dell’impresa italiana. La strada intrapresa dal capoluogo meneghino porta sempre più a Est. L’Oriente e il Medio Oriente hanno deciso di lavorare direttamente a Milano, portando avanti dei progetti futuristici.
Direttamente da Dubai è arrivato puntuale un accordo che può cambiare il futuro, visto che si tratta di un’idea che è legata allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale che stravolgerà il modo di concepire la vita quotidiana. L’operazione riguarda il colosso italiano Eni e può rappresentare un elemento di crescita.
Accordo Eni e Khazna Data Centers
Come riporta Milano Finanza è arrivato l’accordo commerciale tra Eni e Khazna Data Centers, con quest’ultima che è una delle principali aziende di Dubai legate al settore delle infrastrutture digitali hyperscale. Dalla collaborazione dovrebbe nascere una joint venture dalla AI Data Center Campus. Dovrebbe vantare la capacità di 500 Megawatt, con il sito centrale nella zona di Ferrara Erbognone, in provincia di Pavia.

Eni ha creato il suo Green Data Center. Un progetto all’avanguardia nel segno della sostenibilità e delle tecnologie 2.0. La nascita di AI Data Center Campus deriva dalla creazione di infrastrutture ad alte prestazioni di calcolo, ovvero le high performance computering. La struttura avrà modo di essere alimentata da Blue Power, con questa che è una fonte di energia a basse emissioni che deriva proprio dallo studio dei tecnici della Eni.