Brutte notizie in vista per gli italiani, con la manovra del Governo che si rivela molto dura.
Non ci sono dubbi sul fatto che in questi anni si stia cercando di ridurre quanto più possibile il costo del carburante, anche se si è ben lontani dal poter assistere ai prezzi di inizio Millennio. Il prezzo del petrolio ora sta anche iniziando a crescere, oltre al fatto che dall’Europa sono giunte alcune novità che sembrano portare a breve a nuovi aumenti.
A ben guardare però in questo periodo avremmo dovuto assistere a una sensibile riduzione delle spese del carburante. Infatti gli esponenti del centro destra per tanti anni hanno parlato di quanto fosse comodo e facile ridurre il prezzo della benzina.
Le accise dunque non erano un problema da eliminare, il che avrebbe permesso di abbattere le spese. A quanto pare, una volta che non si era più all’opposizione ma al Governo, ecco come i fatti siano sensibilmente cambiati, tanto è vero che ora si rischia di dare vita a una nuova manovra che può rivelarsi un salasso per gli italiani.
Da un po’ di tempo è chiaro come si stia cercando di portare avanti una manovra molto richiesta dall’Europa, ovvero quella di allineare le accise della benzina e del gasolio. Quest’ultimo carburante ha sempre presentato dei dati decisamente minori, ma ora diventa necessario accelerare i tempi.
La volontà di aumentare le accise del gasolio è chiara nel momento in cui si assiste al ddl della Legge di Bilancio del 2026. L’accise sul diesel infatti salirà anche a ben 4,05 centesimi, mentre ci sarà un lieve calo della benzina. A quanto pare questa manovra di tratterà di una vera e propria batosta nei confronti di coloro che usano auto a gasolio, con il diesel che viene ulteriormente martoriato da parte delle istituzioni.
Il Codacons ha deciso di indagare attorno a questa decisione, con i dati che portano a un aumento delle spese per ben 16,6 milioni di euro, ben lontani dunque dal voler ridurre il costo del carburante. In media ci sarà un aumento del pieno, su di un mezzo da 50 litri di serbatoio, di 2,47 euro. Una notizia che di certo non ci voleva in questo momento per gli italiani.