Guidare con il braccio fuori dal finestrino significa multa: scopriamo perché

Guidare con il braccio fuori dal finestrino

Si prende la multa a guidare con il braccio fuori dal finestrino? Scopriamolo subito. Con l’arrivo della bella stagione cominciano ad imperare i finestrini delle auto aperti, che favoriscono un comportamento fastidioso quanto pericoloso: guidare con il braccio, teso oppure a penzoloni, fuori dal finestrino. Il Codice della Strada sancisce implicitamente questo comportamento.

Guidare con il braccio fuori dal finestrino è un’abitudine, purtroppo, di un nutrito numero di automobilisti, che durante la stagione estiva cercano rinfresco dall’aria che impatta sul braccio oppure semplicemente spazio. Questo diffuso atteggiamento non si confà ai canoni di sicurezza con i quali dovrebbe essere condotta un’autovettura, poichè potrebbero non permanere le condizioni di controllo necessarie in caso di manovra improvvisa. Il Codice della Strada non è comunque esplicito nel sanzionare questo comportamento, ma lo Studio Cataldi ha studiato l’argomento e segnalato quali articoli “nascondono” al loro interno un’implicito divieto.

Sono ben 3 gli articoli del CdS che non permetterebbero agli automobilisti di viaggiare con il “braccio all’aria”: 140, 141 e 173. Nel primo dei tre viene sottolineato come gli utenti della strada debbano tenere un comportamento tale da non risultare pericoloso per sè e per gli altri utenti della strada, rafforzato dall’Articolo 141 che sottolinea quanto il conducente debba sempre mantenere il controllo del proprio veicolo e debba essere capace di mettere in pratica manovre di emergenza qualora la situazione lo richieda. Ancora più esplicito è l’ultimo dei tre casi analizzati, l’Articolo 171, che richiama uno dei comportamenti che per primo viene insegnato durante le prove pratiche in scuola guida: l’obbligo di mantenere il volante con entrambe le mani.

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