I colossi dell’automotive contro la Commissione europea: la richiesta a Bruxelles potrebbe cambiare tutto

L’elettrico continua a non crescere come nei piani iniziali e i costruttori stanno facendo un pressing su Bruxelles per non abbandonare almeno le Ibride plug-in anche dopo il 2035.

Il green deal fissato nel 2035 si approssima e le Case costruttrici europee sentono vicina la minaccia della concorrenza asiatica, pertanto fanno appello secondo un principio di neutralità, a Bruxelles, alla Commissione europea, di rivedere la rigida posizione presa sulle auto termiche per non abbandonare almeno le ibride plug-in dopo il 2035.

Automotive vs Ue
Auto: la richiesta esplicita a Bruxelles – Allaguida.it

La richiesta nasce da una crisi dell’intero settore automotive europeo, che si vede superato dal gap delle Case costruttrici asiatiche che hanno maturato, da più di dieci anni, esperienze ed investimenti circa la sostenibilità ambientale con auto elettrificate. La valutazione da parte di Bruxelles di alternative all’auto a pile, si pensi all’idrogeno o ibride plug-in darebbe la possibilità a molte Case costruttrici di resistere, e non cedere pezzi della propria storia vendendo ai cinesi. Infatti, ciò che sta avvenendo su scala globale ma anche in Italia, è l’acquisto da parte dei Gruppi cinesi di marchi italiani storici e una rigenerazione degli stessi sul mercato seguendo le regole che l’Europa detta, marchiate poi di quella italianità che piace, che quando non è stata venduta è stata svenduta.

La richiesta esplicita a Bruxelles

Una richiesta da parte anche del Presidente di Stellantis Elkann in difesa dei propri interessi ma che poi sono gli stessi di altri produttori di automobili in grave difficoltà. Le cessioni e le acquisizioni sono all’ordine del giorno e molti storici marchi italiani sono stati acquistati dai cinesi anche nel settore delle due ruote. Da qui nasce la domanda di una possibile revisione del Regolamento CO2 con un’eventuale deroga al ban dei Phev oltre il 2035 che non basterà a decarbonizzare il settore secondo i costruttori di auto.

Ursula von der Leyen
Il progetto futuristico per l’automotive (ANSA) – Allaguida.it

Infatti, l’Acea, l’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili, a Bruxelles avanza tre richieste: obiettivi infrastrutturali per la realizzazioni capillare di colonnine di ricarica sul territorio europeo, riforme normative per l’integrazione vehicle-to-grid (V2G), e incentivi alla domanda per svecchiare il parco auto.

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