Da diversi anni a questa parte è in atto una vera e propria guerra contro i motori diesel, ma l’Italia ha fatto un passo verso questa tecnologia. Ecco la novità che potrebbe cambiare tutto.
Il futuro del motore diesel non è certo roseo, ma qualcosa in Italia starebbe iniziando a muoversi nella direzione di questo combustibile. Il 10 di dicembre è attesa la revisione della Commissione UE sul ban ai motori termici in programma per il 2035, ma qualcosa di clamoroso potrebbe accadere nel nostro paese già in questi giorni. L’Italia sta infatti aprendo ai biocarburanti, un’alternativa per salvare il motore termico, riducendo comunque in modo drastico l’emissione di CO2.

L’Italia punta infatti ad una neutralità tecnologica, aprendo a soluzioni più green che però non si concentrino solamente sull’elettrico. In Gazzetta Ufficiale, lo scorso 12 di novembre, è stato pubblicato un nuovo decreto, che consente l’omologazione e l’installazione nei motori diesel di sistemi per i biocarburanti, così da regolamentare questa novità. L’obiettivo è quello di favorire una transizione energetica meno invasiva, puntando su una nuova generazione di carburanti più sostenibile.
Diesel, l’Italia apre ufficialmente ai biocarburanti
Il provvedimento sopracitato è il Decreto Ministeriale del 2 di ottobre 2025, poi pubblicato quasi un mese e mezzo più tardi in Gazzetta Ufficiale. Ecco regola “le procedure per l’omologazione e l’installazione di sistemi di trasformazione su veicoli a motore ad accensione spontanea per consentire l’utilizzo di biocarburanti nel sistema di propulsione originale“. I motori diesel potranno così essere omologati anche per l’alimentazione con i biocarburanti, rispettando degli specifici requisiti tecnici. Il biodiesel più noto è al giorno d’oggi l’HVO, vale a dire l’olio vegetale idrotrattato, che deriva da oli esausti o da grasso animale, e che abbatte le emissioni di CO2 del 90% rispetto al gasolio tradizionale.

Oltre ai nuovi veicoli che saranno svelati in futuro, anche dei modelli già esistenti potranno essere adattati per funzionare con il biodiesel, mediante l’installazione di alcuni kit omologati, che permetteranno di continuare ad utilizzare il mezzo nonostante le regole sempre più ferree e stringenti imposte in questi anni. Dunque, il diesel torna ad avere una speranza per il futuro, ma c’è ora da augurarsi che la revisione dell’Unione Europea apra ai biocarburanti ed agli e-fuel, così da prolungare la vita dei motori termici ed anche di quelli a gasolio.





