In un car market condizionato dai richiami tecnici, vi sono dei motori di marchi blasonati che hanno accumulato una serie record di problemi.
Quanto è diventato difficile investire sapientemente i propri risparmi per l’acquisto di un’auto di qualità? Dopo il mattone, la macchina rimane il secondo bene più importante per un italiano. Non c’è più la concezione di status symbol, ma girare a bordo dell’ultimo modello ingolosisce ancora molti automobilisti. Per la maggioranza degli acquirenti c’è un mercato dell’usato che permette ancora, con la giusta destrezza, di mettere in garage un modello affidabile al giusto prezzo.

L’industria delle quattro ruote attuale è caotica. Vi sono tantissime proposte diverse rispetto agli anni d’oro del termico. Oggi ci soffermeremo su quei motori che stanno facendo parlare gli appassionati e gli addetti ai lavoro a causa dei problemi tecnici. Prima di fare un investimento, occorre stare molti attenti nell’evitare quei motori che possono risultare problematici. Il componente più importante di un veicolo è sicuramente il motore. Basta un guasto per ritrovarsi spiazzati e tra i debiti.
I motori da evitare
Il meccanico Manuel Frattoluso è seguitissimo sui social network e ha lanciato un format in cui spiega nel dettaglio tutti i problemi più frequenti delle auto che entrano nella sua officina. Partiamo dall’Ecoboost Ford a benzina: Problemi di raffreddamento, valvole, consumi di olio sono alcune delle avarie analizzate dallo specialista in merito al propulsore della Casa americana che equipaggia alcune varianti di Focus, C-Max e Puma.

Ford è tra le Case costruttrici che sta richiamando più veicoli negli ultimi anni. Il motore Ecoboost avrebbe palesato un eccessivo degrado della cinghia a bagno d’olio che, non a caso, rappresenta anche uno dei guai del 1.2 Pure Tech disponibile su svariate vetture del Gruppo Stellantis. Disposto su Citroen, Peugeot ed Opel è stato oggetto di così tanti richiami da creare un vero e proprio caso giudiziario in Olanda.
La cinghia a bagno d’olio si è rivelata una soluzione dannosa per il propulsore, che si guasta anche dopo poche decine di migliaia di chilometri percorsi. Il Firefly, infine, disposto su diverse FIAT e Jeep, ha creato numerosi problemi di affidabilità con eccessivo consumo d’olio e guasti alla turbina che sono solo due dei problemi frequentemente riportati. Quindi occhi aperti prima di spendere soldi per auto usate che potrebbero procurarvi grossi grattacapi alla guida.