In occasione dell’Italian Tech Week di Torino, Jeff Bezos, fondatore di Amazon e di Blue Origin, si è confrontato con John Elkann sui programmi futuri.
C’è ancora vita sulla terra. Non è il prossimo film di fantascienza, ma l’esclamazione di qualche uomo del futuro guardando il pianeta terra dallo spazio. Incredibile ma vero l’argomento che ha aperto il dibattito all’Italian Tech Week di Torino tra Jeff Bezos e John Elkann è proprio il futuro dell’umanità e la vita nello spazio.

Jeff Bezos, un uomo visionario, fondatore di Amazon, oggi tra gli uomini più ricchi della terra, ha lasciato il pubblico di stucco dopo dichiarazioni lapidarie che guardano il domani con speranza e ambizione: “Costruiremo data center in orbita, dove non ci sono nuvole e il sole fornisce energia costante e pulita. Avremo viaggi supersonici e non sarà una necessità vivere fuori dalla Terra: lo faremo perché lo desideriamo”, ha affermato il miliardario americano.
L’idea di Bezos
Quel ragazzino cresciuto leggendo fantascienza grazie a una collezione donata alla biblioteca della sua città natale si è fatto grande e vuole cambiare non solo la sua vita ma anche quella dei terrestri, in parte lo sta già facendo, affrontando ogni sfida della sua vita con un motto divenuto molto famoso: “Sii ostinato sulla visione e flessibile sui dettagli”.

Bezos ha attraversato strade in salita prima di affermarsi come un imprenditore su scala globale: “Nel 2000 le nostre azioni passarono da 113 a 6 dollari. Tutti erano preoccupati, ma io guardavo i numeri: i clienti crescevano e i ricavi pure. Per questo non ho mai perso la fiducia”. Un uomo ottimista che ha provato e ci è riuscito a portare armonia in ogni sfera della sua vita anche quella familiare. Ha creato un impero, lasciando un segno indelebile nell’e-commerce.
Nuove sfide all’orizzonte per il numero 1 di Amazon e di andare in pensione non se ne parla proprio, tutt’altro: “Non andrò mai in pensione, il lavoro è troppo divertente”, ha aggiunto. Infine è convinto che l’intelligenza artificiale andrà sempre di più a collaborare nel lavoro dell’uomo, ma la vita umana non perderà mai il suo senso, sempre che ne abbia uno.