Con una battaglia legale che non stenta a finire, Margherita Agnelli ha scritto un libro che metterebbe nei guai gli Elkann.
Gli Agnelli sono amati, odiati, invidiati, certamente privilegiati. Entrare nelle dinamiche del nucleo familiare più noto d’Italia ci permette di comprendere quanto i soldi non facciano la serenità. Con una posizione da sogno nessuno in casa Agnelli ha mai vissuto mezzo affanno, ma le difficoltà non sono mancate negli anni. Persino in una condizione ideale vi sono stati suicidi, abusi e litigi, oggi sfociati in una causa legale che non sembra finire mai.
Margherita Agnelli ritiene di essere stata defraudata, subendo un torto dopo un silenzio forzato. Tutte le storie sarebbero contenute in un libro che si intitola “Les usurpateurs”, ovvero “La storia scandalosa dell’eredità di Giovanni Agnelli“. L’autore è Marc Hürner, titolare della Fip, Financial Intelligence & Processing. Si tratta di un investigatore della finanza che sarebbe stato scelto per mettere in luce tutti i meccanismi non legali che avrebbero reso John Elkann l’erede designato dell’Avvocato.
Hürner è stato consulente di Margherita Agnelli e avrebbe completato un’opera che farebbe tremare le gambe a John, Lapo e Ginevra Elkann. La casa editrice è la svizzera Édition des Syrtes, del conte Serge de Pahlen, marito di Margherita. Si tratta di un’opera ricca di documenti che aprirebbero un vaso di Pandora sulla fortuna degli Agnelli. L’Opa Exor, con un meccanico di trust e società offshore, sarebbe al centro delle dinamiche giudiziarie che vede impegnati gli inquirenti della Procura di Torino in una causa che Gianni Agnelli in persona avrebbe preferito evitare ad ogni costo.
Il libro segreto sugli Agnelli
Margherita non ha nessuna intenzione di fermarsi. A creare delle ombre sulla figlia di Gianni ci sarebbe un accordo transattivo, dove lei rinunciò a parte dell’eredità di suo padre, in cambio di un miliardo e 200 milioni di euro circa. La donna si fidò e acconsentì. Il libro, invece, smaschera tutto e metterebbe nei guai John Elkann.
Per ora il Presidente della Ferrari si tiene alla larga dalle polemiche sull’eredità, ma ha puntato il dito contro la madre per gli abusi su Lapo. Il libro non è ancora in libreria, una guerra nella guerra nel tentativo di fermare una volontà che potrebbe far crollare anche le fondamenta più solide di Torino.
