Il colosso dell’auto sull’orlo della bancarotta: prova a salvarsi con una mossa estrema

Uno dei giganti dell’auto rischia seriamente la bancarotta. Per evitarla ha già deciso una procedura davvero molto dolorosa per i suoi operai.

Il mondo dell’auto è caduto in una profonda crisi a causa dei volumi di vendita che stentano a decollare. I costi sostenuti per sviluppare le auto elettriche, almeno per il momento, non sono stati coperti dalle vendite di queste stesse vetture. Non ci sono infrastrutture e serpeggia anche una certa diffidenza nelle persone che bene non fa all’intero coperto.

Il colosso dell'auto sull'orlo della bancarotta: prova a salvarsi con una mossa estrema
Fabbrica auto – Allaguida.it

Per questo motivo diverse aziende stanno cercando di unirsi tra di loro per dare vita a nuovo Gruppi industriali che possano dare così un futuro solido ai propri dipendenti. Tra questi c’erano anche Honda e Nissan, che di recente avevano avviato dei negoziati per una fusione. Fusione che non si è mai concretizzata perché c’è stata di recente una frattura tra le parti.

Nissan: tutte le soluzioni per risparmiare

Chi è veramente a rischio tra le due però è Nissan, che è sprofondata in una crisi davvero nerissima. Come riportato da Motor1.com, i prossimi passi del colosso giapponese saranno quelli di cominciare a tagliare posti di lavoro per provare a salvarsi. Si parla di circa 6.500 posti di lavoro da fare fuori subito. La prima riduzione di 5.300 persone avverrà entro la fine dell’anno fiscale 2025, quindi il 31 marzo 2026.

Il colosso dell'auto sull'orlo della bancarotta: prova a salvarsi con una mossa estrema
Nissan (ANSA) – Allaguida.it

Altre 1.200 persone verranno poi fatte fuori entro il 31 marzo 2027. In generale dovranno essere tagliati ben 9.000 dipendenti, un numero enorme e assurdo per un colosso del giornale che ora si trova davvero sull’orlo del baratro. La capacità produttiva del brand scenderà del 20%. Si passerà quindi da 5 milioni di auto vendute a 4 milioni. Verranno chiuse poi tre fabbriche tra cui quella in Thailandia. Per gli altri due stabilimenti non si conoscono ancora i dettagli. Nissan però ha in mente anche altre soluzioni per ridurre i costi senza intaccare il lavoro dei propri operai. Vuole, infatti, ridurre i tempi di sviluppo di una nuova auto e semplificarne il design così da unificare il proprio linguaggio visivo e allo stesso tempo ottenere un importante risparmio. Staremo a vedere cosa accadrà. Ciò che è certo al momento è che il prossimo futuro di Nissan sarà molto complicato e ricco di sacrifici.

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