Il lato oscuro dei SUV. Il motivo per cui alcuni esperti li proibirebbero del tutto

Negli ultimi anni i SUV sono diventati le auto più vendute in tutto il mondo, ma c’è chi è contrario: ecco il motivo.

Nel mondo auto a dominare sono ormai i SUV. Gli Sport Utility Vehicle – da questa definizione deriva l’acronimo con cui sono conosciuti – hanno ormai conquistato gli automobilisti a qualsiasi latitudine diventando ormai la categoria di riferimento  – oltre che la più venduta – anche per le case automobilistiche tanto che sono pochissime quelle che, nel proprio listino, non offrono una vettura del genere.

addio definitivo ai suv
Addio definitivo ai Suv (AllaGuida)

Eppure, tra gli esperti, c’è chi non apprezza queste vetture tanto da cercare di combattere la loro diffusione ed etichettandoli come un problema sia per la circolazione che per l’ambiente.

Perché i SUV non convincono gli esperti

I SUV, infatti, rappresentano un paradosso. Molti automobilisti si sentono più sicuri alla loro guida per via della posizione più alta rispetto alle altre vetture, ma le statistiche hanno dimostrato che una persona ha l’11% in più di probabilità di morire in un incidente all’interno di un SUV rispetto a una normale berlina. Secondo le ricerche riportate dall’inglese “The Guardian”, infatti, la loro altezza li rende due volte più propensi a rotolare in caso di incidente e due volte più propensi a uccidere i pedoni provocando lesioni maggiori alla parte superiore del corpo e alla testa.

SUV, perchè per gli esperti sono da proibire
SUV, il motivo per cui andrebbero proibiti secondo gli esperti (F. Muhammad da Pixabay – Allaguida.it)

Eppure questi veicoli sono ormai i veri e propri dominatori delle classifiche di mercato. In Germania, nel 2018, si è speso più nell’acquisto dei SUV che in qualsiasi altro segmento. In Europa, le vendite di SUV sono balzate dal 7% del mercato nel 2009 al 36% nel 2018. Un trend che è in continuo aumento tanto che, nel 2022, solo in Italia il 43% delle vetture acquistate erano SUV.

Oltre agli incidenti, però, c’è un altro punto sul quale battono i detrattori di questi veicoli, ossia la soglia di emissioni rilasciate nell’ambiente. A causa dei loro motori, più grandi rispetto a quelli montati sulle classiche citycar o su una vettura di dimensioni minori, portano queste auto ad avere, in media, emissioni di CO2 superiori del 14% rispetto a un modello hatchback equivalente. Ogni spostamento dell’1% del mercato verso i SUV aumenta le emissioni di CO2 in media di 0,15 g CO2/km. Un rapporto del Comitato sui cambiamenti climatici del 2018 ha osservato che “la popolarità dei SUV sta annullando i risparmi sulle emissioni derivanti dai miglioramenti tecnologici”.

Addirittura una ricerca dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), coordinata dall’italiana Laura Cozzi, ha sottolineato che se i possessori di SUV fossero una nazione, sarebbero la sesta più inquinante al mondo, come la somma di Regno Unito e Germania. Una situazione che fa propendere gli esperti verso un ritorno alle più parche citycar o alle berline, ma che difficilmente avverrà visto il successo degli ultimi anni.

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