Oggi vi parleremo di un motore eccezionale, dotato di una potenza fuori dal comune. Tuttavia, al banco prova c’è stato un problema.
Il motore a 12 rotori di Rob Dham continua ad attirare l’attenzione degli appassionati. Si tratta di un tri-turbo dotato, appunto, di 12 rotori, e da diversi mesi riesce a tenere i suoi fan con il fiato sospeso. L’autore ha dedicato ben un anno e mezzo a perfezionare il suo Mega-Wankel, se così possiamo definirlo. L’obiettivo è quello di raggiungere una potenza massima di 5.000 cavalli, un qualcosa di mai visto in precedenza, con prestazioni strepitose previste per i modelli che lo monteranno.

La fase di progettazione prevede l’utilizzo del metanolo come carburante, con l’aggiunta di ben tre turbocompressori utili per ottimizzare la potenza. Tutte le mancate del motore ospitano quattro rotori, andando così a creare un sistema unico al mondo. Il motore è stato acceso per la prima volta nel mese di gennaio, collegando le batterie di diverse auto per farlo partire, e le difficoltà non sono mancate. Tuttavia, c’è poi riuscito, anche se negli ultimi giorni, Dahm ha incontrato nuove problematiche, documentandole sul proprio canale YouTube, come ora andremo a scoprire.
Motore, il 12 rotori di Rob Dahm va in fiamme
Rob Dahm ha intenzione di mostrare tutti i progressi del suo motore a 12 rotori agli appassionati, tanto quando le cose vanno bene, quanto nei momenti in cui si verificano delle problematiche. In base agli ultimi aggiornamenti, il motore è arrivato a toccare una potenza di ben 1.515 cavalli, una spinta eccezionale, e durante le prove al banco, ha raggiunto 7.500 giri al minuto, ma siamo ancora ben al di sotto del suo limite. Tuttavia, nel momento dei test, ha generato tantissimo calore, tanto che la schermatura in plastica e fibra di vetro è andata a bruciarsi.
Come si può vedere in questo video, caricato sul canale YouTube ufficiale dell’autore, il motore a 12 rotori ha anche causato delle fiamme, per via dell’eccessivo calore che ha prodotto. L’incendio è durato circa 15 secondi ed il danno è legato alla schermatura, ma poi sono stati resi noti altri danni. Anche le guarnizioni hanno pagato il conto, ed il motore, secondo quanto comunicato dallo stesso Dahm, ora dovrà essere smontato per capire quali saranno le prossime mosse da attuare. Nonostante le difficoltà, il progetto non si fermerà di certo, e l’intenzione è quella di riportarlo presto sui banchi di prova per ottenere nuovi riscontri positivi.