Il ritorno della berlina per eccellenza di casa FIAT: rivista in chiave 2025 sembra quasi una Mustang (FOTO)

Riprendere lo stile delle vecchie Fiat in una chiave futuristica non è un’opera facile. Lo stile della nuova berlina farà innamorare i puristi.

Chi comprava Fiat poteva risultare molto omologato alla massa. Ad innovare ci pensano oggi gli specialisti digitali che stanno creando degli autentici capolavori che meriterebbero di diventare delle auto di dimensioni reali.

Il ritorno della berlina per eccellenza di casa FIAT: rivista in chiave 2025 sembra quasi una Mustang (FOTO)
FIAT – Allaguida.it

La berlina 132, tre volumi 4 porte con motore anteriore longitudinale e trazione posteriore prodotta dalla Fiat, a partire dal 1972 per aprire un nuovo corso. La 132 venne lanciata con due diverse motorizzazioni: la 1600 (1592 cm³, alesaggio x corsa 80 x 79,2 mm, in allestimento normale e Special) con 98 CV a 6000 giri/min, in grado di toccare i 165 km/h; e la 1800 con 105 CV a 6000 giri/min e velocità massima 170 km/h. Lo stile Fiat era tipico degli anni ‘70, mettendo in mostra un frontale con quattro fari anteriori circolari e dei finestrini anteriori privi dei deflettori.

La 132 aveva un cambio a 4 marce, ma era disponibile anche l’automatico epicicloidale a tre velocità con convertitore di coppia idraulico. Le sospensioni avevano lo stesso schema adottato dalla 125: anteriori a quadrilateri trasversali con bracci oscillanti sovrapposti, molle elicoidali e ammortizzatori idraulici coassiali a doppio effetto; posteriori ad assale rigido con molle elicoidali e ammortizzatori idraulici coassiali a doppio effetto più una coppia di biellette di ancoraggio supplementari.

Fiat, l’auto della svolta

La 132 spiccava la barra stabilizzatrice sull’anteriore, per controllare il coricamento laterale in curva, migliorando la tenuta di strada alle elevate velocità. L’impianto frenante era a dischi sulle quattro ruote, con doppio circuito, servofreno e correttore di frenata sul circuito posteriore. L’abitacolo era curato con il pavimento in moquette, mentre il padiglione venne creato in materiale sintetico traforato.

 

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La 132 fu la prima FIAT assemblata parzialmente da robot. Gli elettrosaldatori applicarono punti di saldatura alla carrozzeria. Oggi ci pensa il designer MDP per la creazione di uno stile spettacolare. Le linee sono classiche con quel tocco di modernità. I sedili, rivestiti in una tonalità cuoio, promettono comfort e un’esperienza top. La carrozzeria sfoggia una tonalità dorata-ramata, che accentua le linee pulite. Peccato che si tratti solo di un render.

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