Un noto marchio attivo nel mondo delle quattro ruote ha annunciato la bancarotta. Per il settore automotive si tratta dell’ennesimo segnale negativo in un momento che si fa sempre più delicato.
Da diversi anni a questa parte, il settore automotive non trova modo di risalire la china, ingarbugliato in una crisi che pare essere diventata perenne. Alla sua base ci sono tante motivazioni, come la follia elettrica che i clienti non hanno intenzione di seguire, ma anche i dazi doganali e l’aumento dei costi di produzione, che si sono riflettuti su listini più alti. Ciò ha portato ad un drastico calo delle vendite, portando i costruttori a vivere una crisi estrema.

Banalmente, anche il settore della componentistica è stato influenzato, dal momento che con una vendita minore di auto, sono richiesti anche meno pezzi e componenti di ricambio. In tal senso, nel corso delle ultime ore, un colosso dell’automotive ha annunciato la propria bancarotta, una notizia che non può non alimentare dubbi sul futuro del mercato. Andiamo a scoprire qual è il brand che ha deciso di alzare bandiera bianca dopo un lungo periodo di crisi, a cui non si è trovata una reale soluzione in questi mesi.
First Brand Group, annunciata la bancarotta in queste ore
Dopo una lunga crisi, il fornitore di ricambi First Brand Group ha reso ufficiale la propria bancarotta, andando così a confermare le tante voci negative che erano circolate in queste ultime settimane. Si tratta di un’azienda che si occupava di produrre parti aftermarket OK e pezzi di ricambio, come filtri, candele per i motori, ma anche freni e molto altro ancora, e che lavora per un gran numero di case costruttrici. Il brand si occupava anche di realizzare agganci o parti utili per i rimorchi ed i camion, ma adesso pare essere tutto finito.

In base alle notizie riportate dalla Reuters, First Brands Group ha presentato domanda di protezione fallimentare per passività tra i 10 ed i 50 milioni di dollari. La bancarotta è causata, principalmente dal ritardo nei pagamenti dei fornitori, come è stato spiegato dal portavoce capo di Creditsafe, vale a dire Ragini Bhalla. In base all’ennesima bancarotta, si conferma il fatto che l’intera industria dei componenti aftermarket OE stia attraversando una fase molto delicata, e sono tanti i brand che rischiano di dover interrompere la loro attività. La crisi non accenna a cedere il passo ad un momento migliore.